CODACONS: RISARCIMENTO DANNI PER L’ARSENICO NELL’ACQUA
CODACONS: RISARCIMENTO  DANNI PER L’ARSENICO NELL’ACQUA

 

La Commissione Europea è intervenuta sulla questione della concentrazione di arsenico presente negli acquedotti di 128 comuni italiani e il CODACONS ha avviato una pratica per ottenere il risarcimento dei danni subiti dagli utenti. Tra gli 8 comuni fuori norma presenti in Lombardia, ci sono anche quelli di Valdidentro e Valfurva. 

“Parte il mega ricorso collettivo gratuito per tutti gli iscritti al codacons - urla dal suo sito il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori - TALI DANNI SONO STATI QUANTIFICATI IN VIA EQUITATIVA IN 600 EURO PROCAPITE, considerato infatti che l’inadempimento da parte dello Stato e delle Regioni si è protratto nel tempo e, precisamente, per ben 6 anni, il suo ammontare complessivo è stato stimato in 600 euro per ogni famiglia, di cui 100 euro commisurati al consumo medio dell’acqua potabile, e i restanti 500 euro per la spesa sostenuta per l’acquisto di bottiglie di acqua minerale, ovvero per ricorrere a rimedi di depurazione dell’acqua casalinghi, nonché a titolo di danno morale per il rischio alla salute propria e dei propri familiari specie se bambini”. 

 

Gli intestatari delle bollette dell’acqua residenti nei comuni incriminati avranno tempo fino al 31 gennaio dell’anno in corso per ottenere il risarcimento (il 25 febbraio scadono i termini per agire legalmente).

 

La Commissione Europea aveva detto no, lo scorso mese di ottobre, alla deroga presentata dall’Italia ai limiti previsti dalla legga per la concentrazione di arsenico nell’acqua destinata ad uso potabile: “Per quanto riguarda l’arsenico - questa la decisione della Commissione stessa - le prove scientifiche nei documenti indicati in riferimento negli orientamenti dell’Organizzazione mondiale della sanità e nel parere del comitato scientifico dei rischi sanitari e ambientali consentono deroghe temporanee fino a 20 μg/l, mentre valori di 30, 40 e 50 μg/l determinerebbero rischi sanitari superiori, in particolare talune forme di cancro. Pertanto occorre autorizzare unicamente deroghe per valori di arsenico fino a 20 μg/l”.

(Valdidentro e Valfurva registrano una presenza pari a 50 μg/l di arsenico, ndr.).

(Foto Codacons)

 


Data: 03/01/2011