Fare turismo in Valtellina
Fare turismo in Valtellina

(Riceviamo e pubblichiamo la lettera inoltrata da Antonio, un operatore turistico valtellinese, al Corriere della Sera per la rubrica “La tua azienda è in crisi? Raccontaci la tua esperienza)

 

LAVORIAMO PER L’INAIL E PER IL TRENTINO ALTO ADIGE

 

Gestisco con la famiglia un piccolo campeggio nella montagna lombarda.

Abbiamo pagato, in trent’anni, circa 100mila euro all’INAIL e circa 80mila alla compagnia di assicurazioni per la RCO obbligatoria d’impresa. Tutto normale, dirà qualcuno. Sì, ma con la non trascurabile precisazione che in tutto questo tempo abbiamo avuto un solo piccolo infortunio, costato al pingue Istituto NAzionale Infortuni Lavoro 110 miseri euro e solo due-tre piccoli danni da risarcire a clienti da parte della compagnia di assicurazioni.

Con un guadagno netto dell’INAIL di ca. 99.890 euro e di ca. 77.000 dell’assicurazione.

Se avessimo in cassa - non dico i 176.890 euro netti “regalati” alle due assicurazioni - ma almeno la metà, potremmo fare qualche ottimo investimento a favore dell’azienda e renderla più competitiva. Sì, perché l’altro problema che ci costringe a barcamenarci tra elevate spese per manutenzione e sostituzione impianti, tredicesime-quattordicesime-TFR ai dipendenti, gravi tasse e imposte, elevate tariffe e contributi, è la competizione con le privilegiate imprese omologhe del Trentino-Alto Adige. Qui, a pochi km dalla nostra, le imprese turistiche di quella Regione godono e hanno goduto nei decenni passati di condizioni assolutamente di favore (per tutte una: la TARSU incommensurabilmente più bassa perché pagata da quei ricchissimi enti locali), costringendoci in una quasi insostenibile situazione di concorrenza sleale.

Se tiriamo avanti è perché abbiamo fatto del nostro lavoro una missione e fatichiamo da mattina a sera – festivi e notturni compresi – con totale abnegazione.

Quando vediamo gente che ha tempo di andare in piazza a protestare, più o meno sinceramente motivata, ci meravigliamo: noi, anche se volessimo, non potremmo abbandonare un’ora la nostra azienda!

Sono le 7:30 ed è già tardi. C’è neve da spalare lungo strade, stradine, scale e altre aree comuni che i nostri affezionati clienti frequenteranno anche oggi. In sicurezza e letizia. Il mio mal di schiena e la stanchezza tacciono sotto l’effetto degli analgesici.

 

Antonio


Data: 04/01/2012