GIORGIO MOSCONI E IL CENTRO DI RICERCA TUBERCOLOSI A SONDALO
GIORGIO MOSCONI E IL CENTRO DI RICERCA TUBERCOLOSI A SONDALO

Ma è solo un sogno, oppure se ne sta già largamente parlando? 

Il ricercatore valtellinese Giorgio Mosconi, nato a Grosio e cresciuto a Sondalo, ha ricevuto a settembre la nomina a Protagonista Italiano nel Mondo da parte del Ministero degli Affari Esteri per il suo impegno nella ricerca e sviluppo di nuovi farmaci anti-infettivi. 

 

Il suo sogno è creare un centro di ricerca internazionale per la lotta alla tubercolosi a Sondalo. Un’idea che ha già visto contrapposte le idee di diversi politici valtellinesi sulla proposta di una società svizzera che ha lanciato questa proposta.

 

Come spiega Mosconi “è stato proprio l’aver vissuto a Sondalo, sede storica del più grande sanatorio antitubercolare in Europa a ispirare le mie scelte professionali e di vita” 

 

Mosconi, dopo la laurea in Medicina e Chirugia e la specializzazione in chirurgia otorinolaringoiatrica e maxillo facciale, dal 1989 si dedica alla ricerca farmaceutica: “Sono stati 22 anni di grandi sacrifici ma anche di grandi soddisfazioni professionali che mi hanno permesso di raccogliere un enorme bagaglio di competenze scientifiche e manageriali”, dice Mosconi. Lasciata l’Italia, ha diretto centri di ricerca internazionali in Svizzera, Belgio e negli Stati Uniti, dove tuttora vive e lavora, che hanno portato allo sviluppo e alla commercializzazione nuovi antibiotici e antivirali per il trattamento di infezioni gravi, resistenti alle terapie convenzionali.

 

Grazie al lavoro di team, Mosconi e i suoi collaboratori hanno messo a disposizione della classe medica mondiale nuovi farmaci salvavita e sono stati fra i primi a capire e sviluppare nuove combinazioni di farmaci antivirali per la terapia dell’HIV.

 

La naturale evoluzione del suo impegno nella ricerca lo ha portato a mettere a frutto questo patrimonio nel campo delle cosiddette  “malattie neglette”. Patologie, quali la tubercolosi, tuttora una delle prime cause di morte nel mondo, ma scomparsa nel mondo occidentale, che non attirano l’interesse delle grandi multinazionali del farmaco in quanto scomparse nel mondo occidentale e che per questo rimangono ancora ben lontane dall’essere sconfitte. 

 

L’interesse per questa patologia nasce, in Mosconi, dall’essere sempre stato a contatto con la problematica della tubercolosi, in quanto cresciuto nel luogo dove esiste il Sanatorio antitubercolare più grande d’Europa. Questa è una delle ragioni che ha spinto il ricercatore a entrare in Lepetit, l’azienda farmaceutica italiana dove, nel 1959, è stata scoperta la rifampicina, tuttora il più importante farmaco anti-tubercolare: “Da allora la ricerca farmaceutica sulla malattia si è fermata in quanto la tubercolosi non è più stata considerata un’emergenza medica nei nostri paesi ed è risultata perciò economicamente poco interessante ”. 

 

Molti i motivi che spingono Mosconi a voler "mettere a disposizione la mia professionalità e creare proprio a Sondalo un centro internazionale dedicato alla ricerca antitubercolare come non ne esistono al mondo, ho ricevuto proposte in questo senso anche da altri paesi, ma l’attaccamento alla mia terra mi impone di lanciare questa sfida proprio da qui”, anche perché "il problema sta assumendo contorni inquietanti, non solo per le popolazioni povere del mondo flagellate dall’infezione- sono oltre 2 milioni le persone che ogni anno muoiono nel mondo per la tbc- ma anche per i paesi sviluppati dove queste malattie stanno emergendo nuovamente in seguito ai forti flussi migratori. 

 

Ma cosa significherebbe avere, oggi, un centro internazionale dedicato alla ricerca antitubercolare in Valtellina? 


Data: 27/10/2010
 
24/09/2018, 08:12
quesiti

La stampa nazionale parla di aumenti esponenziali di casi di TBC, si farà il centro di ricerca al Morelli?
Cristina Culanti


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27/10/2021

22/11/2016, 09:43
Info

Dalla recente riunione di Sondalo promossa dai promotori del Comitato "Io sto con il Morelli", è scaturito che Mosconi è ancora in prima linea per il suo rilancio. 
Cristina Culanti


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27/10/2021

19/11/2010, 18:44
Informazione e ricerca su AIDS la ricerca continua

Signora Culanti facendo riferimento alla breve intervista dove avevo dichiarato che se di AIDS non si parla nei media qs e’ responsabilita’ dei giornalisti, ma molto si continua invece a fare nella ricerca , a tal proposito oggi e’ stato annunciato un importante risultato che dopo tanti fallimenti (da cui le persone intelligenti cercano sempre d’imparare)e MM$ spesi , incrementa la fiducia dei ricercatori sulla possibilita’ di trovare un vaccino per AIDS e di conseguenza anche una ragione in piu’ per lavorare su ql della TB ( che salverebbe milioni di persone ogni anno)  , legga la notizia appena uscita su una rivista scientifica  

Norway’s Bionor Pharma’s vaccine Vacc-4x unexpectedly reduced viral load. The trial was designed to test HIV-patients’ ability to stay off antiretroviral therapy after having been immunized with Vacc-4x. Researchers found that patients injected with Vacc-4x experienced a drop in levels of the virus; moreover, viral loads never returned to the levels seen before the patients started antiretroviral therapy. Due to the new findings, Bionor has reversed an earlier decision to stop development of the vaccine."Patients starting on antiretrovirals see the viral load effectively reduced, but this is dependent on daily treatment, and we know that HIV remains in the reservoirs," said Richard Pollard, the principle investigator in the trial. "A therapeutic HIV vaccine like Vacc-4x reducing the viral load set-point, could have significant implications for future HIV management used in combination with ART. More research is needed to confirm this hypothesis."

 

Cristina Culanti


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27/10/2021

18/11/2010, 14:55
Ricerca di nuovi antibiotici ferma

Credo che molti in Italia abbiamo letto ieri un articolo apparso sui vari quotidiani in merito ad alcuni casi di pazienti con infezione sostenuta da un ceppo batterico super resistente a quasi tutti gli antibiotici http://corriere/salute/10_novembre_17/super-batterio-italia-europa_c83f6eb4-f265-11df-a59d-00144f02aabc.shtml. Quello che pero’ emerge come notizia piu’ preoccupante da questi articoli ( ma cosa ben conosciuta nel mondo farmaceutico) e’ la conferma che pressoche’ nessuno piu’ fa ricerca per nuovi antibiotici, mentre i batteri come quello della Tubercolosi  e molti altri continuano a sviluppare meccanismi di resistenza. Tenendo presente che occorrono dai 10-12 anni per mettere appunto e a disposizione dei pazienti un nuovo antibiotico l’emergenza e’ quanto mai chiara. Creare un centro di ricerca di livello mondiale per nuovi antibiotici non solo sarebbe di grande prestigio per la Valtellina ( che vanta tradizioni importanti grazie a personaggi come Ausonio Zubiani, Eugenio Morelli , il Sanatorio di Sondalo e altri in zona) ma di grande valore per tutto il mondo.   
Cristina Culanti


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27/10/2021

09/11/2010, 18:47
Sanità e informazione, cosa fa notizia?

Piccola intervista al dott. Mosconi, ben cosciente che la “società evoluta” in cui viviamo spesso non guarda ad altre realtà, dove le persone muoiono anche per scarsa disponibilità di acqua potabile e quindi disidratazione, denutrizione e semplici terapie a loro inaccessibili.  

 

In auge il progetto sul centro ricerca per combattere la TBC a Sondalo, un progetto fortemente voluto da Lei, ma Dott. Mosconi, perché di Aids non se ne parla più? 

Se non si parla di AIDS questo bisogna chiederlo a chi fa informazione. 

Di AIDS si invece continua a parlare e sopratutto fare molto nel mondo scientifico, con investimenti enormi e a volte con altrettanti enormi fallimenti come per ora è il caso del vaccino. 

 

Ma perché l’AIDS “non fa più notizia”?

Forse l’aids non fa più notizia proprio grazie alla sforzo di noi ricercatori, che abbiamo trasformato una malattia che era una sentenza di morte, fino a 15 anni fa, in una patologia cronica. 

Comunque questo non vuol dire che non si debba fare informazione e prevenzione sia per L’aids che in generale per tutte le patologie. Va ricordato che i grandi passi avanti in medicina sono stati fatti grazie alla prevenzione più che alla terapia. 

 

Prevenzione, può specificare?

Norme di igiene alimentare, check ups medici periodici, vita sana sembrano cose ovvie per tutti noi ma poco seguite, basti vedere il problema della obesità nei paesi occidentali e l’incremento esponenziale di casi di Diabete e patologie metaboliche. Tutto questo in pieno contrasto con vittime innocenti del terzo mondo che non hanno accesso a farmaci che con pochi dollari li salverebbero da malattie mortali come TB, Malaria, colera, shigella, febbre gialla, Malattia di Chagas e altro... ma anche questo non fa notizia.

Cristina Culanti


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27/10/2021

08/11/2010, 23:41
Tubercolosi malattia negletta

Egregio dr. Di Pisa , e’ un piacere e onore poter dialogare con Lei , che tanto ha fatto per la TB  a Sondalo.

Sono lieto di sapere che ha avuto modo di sperimentare Rifabutina e Rifapentina che come sa sono due antibiotici scoperti in Italia ( uno a nerviano l’altro a gerenzano) . Per la Rifapentina ( di origine Lepetit) ho lavorato fra gli anni 1990-1996, e come sa e’ stata approvata dall FDA come orphan drug. Io sono raggiungibile al mio email personale giorgiomos@gmail.com 

Mi farebbe piacere discutere con lei la problematica dei ceppi  MDR e XDR, e la sua opinione in merito allo sviluppo di un vaccino per la prevenzione della TB.

Saluti

Giorgio Mosconi  

 

Cristina Culanti


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27/10/2021

31/10/2010, 15:07
TUBERCOLOSI

Sono stato primario Tisiologo a Sondalo x oltre 15 anni. Ho organizzato a partire dagli anni ’90 in Valtellina vari congressi sulla tubercolosi di cui uno a livello internazionale con la presenza di Arata Kochi dell’OMS. Ho sperimentato vari farmaci antitubercolari, tra cui la Rifabutina e la Rifapentina e molto assieme ai miei collaboratori mi sono dedicato alla TB farmacoresistente e alla coppia HIV e TB. Sono riuscito, nel mio piccolo, a fare di Sondalo il centro regionale di riferimento per HIV e Tubercolsi.

E’ stato un mio sogno fare di Sondalo un Centro di Riferimento clinico e di ricerca  di nuovi farmaci.... La notizia di oggi su Centro Valle mi ha entusiasmato ed incuriosito parecchio. Mi piacerebbe chiedere al Prof. Mosconi più dettagli sul progetto.

 

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021