I GD SI INTERROGANO SULLO SPOT FORUM NUCLEARE: ? obiettivo?
I GD SI INTERROGANO SULLO SPOT FORUM NUCLEARE: è obiettivo?

di Simone Benazzo*

 

I Giovani Democratici (GD) della provinca di Sondrio intendono portare all’attenzione della popolazione provinciale lo spot del Forum sul Nucleare che ha iniziato a girare su RAI e Mediaset durante l’ultima settimana del 2010. Apparentemente è uno spot obiettivo: confrontandosi in una partita a scacchi due giocatori si interrogano su alcuni aspetti della scelta del nucleare (l’utilità, la sicurezza) e, alla fine dello spot, si scopre che i due giocatori sono in realtà la stessa persona. Metafora: ognuno di noi deve riflettere con sé stesso per poi prendere una decisione all interno del dibattito sulla possibilità di installare nuove centrali nucleari sul territorio italiano. 

Ma, tramite anche solo un’abbozzata analisi dello spot, questa parvenza di obiettività si incrina. È infatti uno "spot di proiezione", ovvero uno spot che, rivolgendosi ad un pubblico in maggioranza avverso al nucleare (principalmente grazie al ricordo di Chernobyl), evita di prendere esplicitamente una posizione. Ma non si risparmia di farlo implicitamente, tramite tecniche comunicative molto sottili, ma di impatto efficace.

Il "contro" usa le pedine nere mentre il "pro" usa le pedine bianche; la voce del sé "contro" l’energia nucleare è cupa mentre quella "pro" è suadente; il "contro" trascina le pedine e fa mosse "banali" (sembra anche incerto nei movimenti) mentre il "pro" è deciso, fa mosse da "chi sa giocare a scacchi" e poggia con fermezza i pezzi sulla scacchiera; il "contro" usa sempre e solo l’alfiere nero, mentre il "pro" usa il cavallo (tranne una volta l’alfiere bianco) il pezzo più riconoscibile (che ispira libertà, nobiltà, forza, natura, ecc); nel fermo immagine il se stesso a sinistra (quello "pro" bianco) e quello a destra (quello "contro" nero) anche se sono "la stessa persona" sono leggermente diversi, difatti quello a sinistra ("pro") è più "bello" che quello a "destra" (con naso a gobba e leggermente più basso del "buono", è un classico). Inoltre, sarebbe intreressante analizzare anche gli elementi di contorno (la scacchiera, la stanza) e le frasi dei due giocatori (la scambio conclusivo è di grande impatto: "il nucleare è una mossa azzardata", "oppure una grande mossa").

In conclusione, a chiunque potesse, ignorando di fatto come viene costruita la comunicazione politica e la pubblicità, bollare come irrilevanti gli aspetti propagandistici dello spot ricordiamo che  lo spot, costato circa 6 milioni di euro (dati del Sole 24 ore), è sponsorizzato dal Forum Nuclare. 

Il Forum Nucleare è un’associazione no-profit, tra i cui soci figurano Edf (Électricité de France, compagnia francese fornitrice di energia elettrica, impegnata fortemente nel nucleare), Enel (La nostra principale fornitrice di energia elettrica), Gdf (Gaz de France, società francese che opera nell’energia), Suez (società francese che opera nell’energia), Techint (società che si occupa di impianti), Terna (società responsabile della trasmissione dell’energia elettrica in Italia) e Westinghouse (compagnia elettrica). Risulta arduo pensare che questi soggetti abbiano speso 6 milioni di euro solo per la obiettiva sensibilizzazione della popolazione.

I GD della provincia auspicano un atteggiamento coerente, da parte di chi ha costruito il proprio successo elettorale sulla difesa incondizionata degli interessi particolaristici del proprio territorio, nel dire un no forte all’installazione di centrali nucleari sul suolo provinciale, regionale e nazionale. 

 

*I Giovani Democratici della provincia di Sondrio


Data: 08/01/2011
 
24/02/2011, 10:19
LO SPOT è stato bloccato perché ingannevole

Il Giurì dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha bloccato la messa in onda dello spot promosso dal Forum Nucleare, perché “ingannevole”.

 

“Da quando a dicembre le tv nazionali hanno cominciato a bombardarci, abbiamo denunciato le informazioni ingannevoli dello spot su tutti i nostri canali. In particolare:

Le scorie si possono gestire in sicurezza. E da quando? In sessant’anni l’industria nucleare non ha ancora trovato una soluzione per la gestione di lungo termine dei rifiuti nucleari;

Tra 50 anni non potremo contare solo sui combustibili fossili. È vero, ma anche l’uranio è limitato; 

Le fonti rinnovabili non bastano. Sicuro? Uno scenario energetico 100% rinnovabile è possibile, come dimostrano analisi dell’Ue e dell’industria. ;

Intanto il nostro contro spot è rimbalzato sulla rete grazie anche al tuo passa parola, raggiungendo le 200.000 visite. Un buon risultato ma non basta. Tra pochi mesi (la data non è stata ancora fissata) si terrà un referendum che può fermare per sempre i nuovi progetti di centrali nucleari. Solo con il tuo forte coinvolgimento, possiamo contrastare la propaganda dell’industria nucleare da milioni di euro”. (Salvatore Barbera Responsabile campagna Nucleare 

Greenpeace Italia)

cristina culanti


Autore dal
27/10/2021

12/01/2011, 11:02
GREENPEACE: "UNA PARTITA A SCACCHI TRUCCATA"

Anche Greenpeace Italia alza la voce contro la campagna pubblicitaria lanciata dal Forum nucleare. Uno spot che viene trasmesso in tv, affisso sui pannelli pubblicitari di strade e stazioni, sulle pagine dei principali quotidiani e sui rispettivi siti web. E in radio.

 

“È un esempio di raffinata manipolazione dell’informazione: propinare falsità sotto un apparente tono equidistante. Un’operazione finanziata per milioni di euro dalle aziende filonucleari”. 

Parole del direttore esecutivo di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio (nella foto), che però afferma: “Ma è davvero molto semplice svelare le bugie nucleari dello spot”. 

 

 

Sulla questione scorie: “Secondo la voce pro nucleare le scorie prodotte sarebbero poche, «una pedina a testa» e «si possono gestire in sicurezza». Peccato che se si sommano le teste si ottengono tonnellate di scorie e che in nessuna parte del mondo, dopo 60 anni e miliardi di dollari di investimenti, sono riusciti a sviluppare una gestione in sicurezza delle scorie2.

 

Lo spot prende in considerazione anche le Energie rinnovabili e secondo Onufrio “la voce pro sostiene ancora che tra cinquant’anni, quando le fonti fossili si saranno esaurite, le rinnovabili potrebbero non bastare. Qui c’è una doppia bugia. Primo, tra cinquant’anni anche l’uranio estraibile sarà agli sgoccioli inoltre uno scenario energetico totalmente basato sulle rinnovabili è possibile, come dimostrano analisi dell’Ue e di fonte industriale”.


cristina culanti


Autore dal
27/10/2021