IL GIORNALISTA TUTTOFARE
IL GIORNALISTA TUTTOFARE

Liberamente tratto dal libro: Giornalismo e nuovi media, di Sergio Maistrello, edizioni Apogeo. Ne consiglio a tutti la lettura. LE NUOVE COMPETENZE GIORNALISTICHE Soprattutto nelle piccole testate giornalistiche online si può notare che il giornalista,  se vuole restare al passo con i tempi e soprattutto sopravvivere  professionalmente ed economicamente, deve imparare a svolgere, oltre alla funzione tipica della professione, anche altre funzioni, che comportano l’acquisizione di competenze professionali accessorie e non richieste in precedenza. Eccone alcune. IL GIORNALISTA CORRISPONDENTE CON LO ZAINETTO Il “corrispondente con lo zainetto” sarà sempre più la dimensione elettiva del reporter indipendente, che lavora in proprio trovandosi un suo pubblico in rete, oppure che collabora con redazioni strutturate. Grazie alla  progressiva miniaturizzazione degli attrezzi di lavoro, oggi lo zainetto riesce a contenere un intero ufficio di corrispondenza ( P.C., cellulare, videocamera, fotocamera). Non è una novità di internet: ad esempio una trasmissione televisiva di inchiesta come Report viene costruita in questo modo fin dal 1997, grazie a giornalisti che curano in autonomia sia le ricerche che le interviste, sia la ripresa e il montaggio dei video. IL GIORNALISTA SOCIAL MEDIA EDITOR Il compito del social media editor, all’interno delle redazioni giornalistiche, è facilitare l’incontro tra le notizie prodotte dalla redazione e i potenziali lettori. Da un lato porta le notizie dove ci sono le persone (oggi nei maggiori social network) e dall’altro utilizza  i social network come una fenomenale fonte di informazioni e di idee per nuovi articoli. Questi si espone ad un contatto diretto e non filtrato con i propri lettori, imparando a rendere conto anche delle scelte editoriali e, quando serve, anche degli errori. Essere presente su Facebook, Twitter, Youtube, Flickr ecc, non è solo un fatto di moda o di  duplicazione del materiale già disponibile sul sito ufficiale, ma è forse il modo più efficace che oggi i giornalisti hanno a disposizione per diventare un nodo fra i nodi  della Rete e favorire la costruzione di relazioni significative e credibili con i propri lettori. La competenza legata al ruolo di  Social Media Editor potrebbe  in futuro diventare  una caratteristica professionale di ogni giornalista, poichè gli consentirà di accompagnare la vita dei propri contenuti lungo i percorsi fluidi ed imprevedibili della Rete. IL GIORNALISTA PROGRAMMATORE Mentre per il giornale cartaceo ci sono le tipografie meccaniche e i poligrafici, sul web  ci sono software, i linguaggi di programmazione e i tecnici sviluppatori. Lo sviluppatore di applicazioni web sta al giornale online come il grafico sta al quotidiano cartaceo. Acquisire competenze anche in questo campo può servire al giornalista per  arricchire e personalizzare il sito , per la pubblicazione, l’aggregazione e la distribuzione delle notizie sul sito  e all’interno dei social network. Pubblicare informazioni in Internet è semplice ed economico, ma farlo in modo professionale e cogliere tutte le opportunità offerte dal moltiplicarsi delle piattaforme e degli standard di condivisione richiede conoscenze tecniche e comunicative non indifferenti. Faccio i miei migliori auguri ai giornalisti che si trovano nella condizione di dover imparare a fare un po’ di tutto per sopravvivere e per garantire una informazione sempre più corretta, imparziale e professionale. Abbiamo bisogno di persone come queste.

Data: 06/01/2012