Il podest? Della Vedova e il tentativo di avvelenare M13
Il podestà Della Vedova e il tentativo di avvelenare M13

Nei boschi della Valposchiavo sono stati rinvenuti alcuni bocconi avvelenati e sembra che l’intento fosse quello di eliminare l’orso M13. Il podestà di Poschiavo Alessandro Della Vedova ha postato sulla sua pagina Facebook un commento eloquente, dove spiega la sua posizione... 

"Leggendo i toni di alcuni commenti che circolano in rete sulla Valposchiavo e i suoi abitanti in merito al presunto tentato avvelenamento dell’orso M13, mi sento in dovere, con la dovuta pacatezza, di esprimere il mio pensiero a proposito.

 

Che l’atto sia deplorevole e da condannare «senza se e senza ma» è indiscutibile; da questo però a sostenere che nella nostra valle regni l’ignoranza, la vigliaccheria e l’ostilità mi sembra altrettanto intollerante rispetto all’atto che si vuole biasimare.

 

Rivendico quindi con orgoglio il mio essere Poschiavino, nonché la battaglia politica che sto conducendo non contro M13, bensì contro un concetto di gestione dell’orso troppo rigido, iniquo e sbilanciato a favore dell’orso stesso; un concetto che, paradossalmente, sta portando proprio all’opposto di quello che vorrebbe perseguire. I risultati, aldilà dei moralismi ed enunicati filosofici, idealmente ineccepibili, sono infatti sotto gli occhi di tutti: una situazione che, a torto o a ragione, esaspera una fetta non indifferente della gente locale da un lato e dall’altro penalizza una povera bestia che certamente non conduce una bella esistenza.

 

Se questo è il risultato della volontà di reintrodurre l’orso in Svizzera, allora non mi sembra si possa dire che sia un successo. E per favore - lo dico con il dovuto rispetto - mi si risparmi la filippica relativa al virtuosismo del Trentino-Alto Adige, perché andando a fondo alla questione, senza quindi lasciarsi impressionare dalle belle suggestioni e da quello che si vorrebbe credere, ci si rende conto che neanche là è tutto oro quel che luccica…"

 

(la foto dell'orso è di Cristina Fisler) 


Data: 10/11/2012
 
24/11/2012, 17:42
LÂ’orso fa parte da sempre della nostra vita

L’orso è sempre stato tra di noi, finché stupidi caccatori lo hanno estinto dalle nostre parti. Durante le feste, le fiere, i mercati  c’erano orsi in piazza e per le strade a divertire gli avventori e i bambini. L’ orso, un canide, è perfettamente addomesticabile - come ha dimostrato recentemente Knut, l’orsetto bianco di Berlino. Viene definito dal Dipartimento di caccia e pesca del Canton Grigioni come un Raubtier, ossia un animale feroce, potenzialmente pericoloso. Curiosamente, se si esaminano i registri dei defunti di paesi dove c’era l’orso, dal 1600 in poi,  non si trova nessun indizio che qualcuno sia mai stato ucciso da un orso. L’orso non aggredisce per primo ma si difende contro l’imbecille che lo soprende, aggredisce, ammazza i suoi orsetti, o lo ferisce. La paura dell’ orso dei Poschiavini rasenta la fobia paranoica. In realtà è tutta una questione di comodità, sia per i poveri Poschiavini, costretti a tremare all’ idea che verrà l’orso a divorarli, che per i responsabili del Dip. caccia e pesca del canton Grigioni, che, una volta abbatuto M13,  potranno dormire sulle due orecchie.
Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

16/11/2012, 14:03
Bene

questo non lo avevo ancora letto... ma bene! hanno pure tentato di avvelenarlo e adesso lo vogliono ufficialmente uccidere? 
Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021