La minoranza di VILLA DI TIRANO dice NO a Eisackwerk
La minoranza di VILLA DI TIRANO dice NO a Eisackwerk

Il capogruppo di minoranza del Comune di Villa di Tirano Monica Manoni ha alzato la voce, appoggiata dal consigliere del suo gruppo Antonino Zappalà e ora anche gli altri sindaci della Media e Alta Valtellina faranno un incontro.

Stiamo parlando della più grande derivazione idroelettrica degli ultimi 50 anni, vocifera qualcuno, e in effetti la società Eisackwerk s.r.l. con sede a Bolzano  ha presentato alla Provincia di Sondrio una domanda “intesa ad ottenere la concessione di derivare acqua dal fiume Adda e dai sui affluenti Viola, Frodolfo, Vallecetta, Massaniga, Vendrello, Migiondo, Roasco di Sacco, Roasco di Eita e Rezzalasco, in territorio dei Comuni di Valdidentro, Bormio, Valfurva, Valdisotto, Sondalo, Grosio, Grosotto, Mazzo di Valtellina, Tovo di Sant’Agata, Lovero, Sernio, Tirano e Villa di Tirano, con lo scopo di produrre energia elettrica, mediante due distinte derivazioni”. L’acqua dovrebbe, secondo progetto, essere restituita al fiume Adda a Villa di Tirano, dove verrebbe anche realizzata una “centrale in caverna”. 

 


Data: 05/03/2015
 
21/05/2015, 12:58
Nata una fondazione voce del territorio

Da indiscrezioni, sembra che sul tavolo di Regione Lombardia ci siano altre quattro domande di concessione in concorrenza a Eisackwerk. Una quarta domanda è stata presentata da una Fondazione creata ad hoc per lo scopo, e nata sul territorio della provincia di Sondrio. 

Un modo per conpartecipare agli utili o che altro non è dato sapere, per ora. 

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

05/03/2015, 19:39
La dichiarazione

Sul Bollettino di RL N. 9 serie avvisi e concorsi del 25/02/2015 è pubblicato un avviso da parte di una società di Bolzano relativo alla presentazione di una richiesta di derivazione d’acqua dal fiume Adda e dei suoi affluenti (Viola, Frodolfo, Vallecetta, Massaniga,Vendrello, Migiondo, Roasco di Sacco, Roasco di Eita, Rezzalasco) nei comuni di Valdidentro, Bormio, Valfurva, Valdisotto, Sondalo, Grosio, Grosotto, Mazzo di Valtellina, Tovo di Sant’Agata, Lovero, Serbio, Tirano e Villa di Tirano.

Si auspica che le amministrazioni comunali interessate da questa richiesta di concessione, nonostante il poco tempo rimanente, facciano tutte le opportune indagini in modo da poter trarre, per i propri territori, il maggior beneficio possibile. Che ai territori sfruttati non venga data solamente "una tantum", ma che possano ottenere benefici in modo proporzionale allo sfruttamento e quindi all’energia prodotta, in modo da avere delle entrate comunali certe e continuative nel tempo, per non incorrere nello stesso errore avvenuto a Villa di Tirano con la centrale Tecnowatt pochi anni fa.

Il tema acqua e’ un elemento importante nella gestione del territorio, bisogna tener  conto dei bisogni ecologici, irrigui, ambientali gestendo il tutto non nell’interesse del privato,  ma comune, quella che e’ la piu’ preziosa risorsa della Valtellina.

In modo particolare il Comune di Villa di Tirano, che, dalla lettura dell’avviso, dovrebbe ospitare la centrale in caverna, applichi tutte le opportune restrizioni anche a livello urbanistico in modo da garantire giusti introiti e massima sicurezza per i propri cittadini.

Ci si auspica, inoltre, che il consiglio comunale di Villa di Tirano e la popolazione ricevano informazioni in tempi molto ristretti.

I consiglieri di minoranza

Zappalà Antonino ( anche delegato del Consorzio Adda sponda destra e Poschiavino)

Manoni Monica.

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

05/03/2015, 17:49
Pubblicazione sul BURL

In data 25 febbraio:

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021