La QUALITA? dell?Offerta Turistica in Alta Valle
La QUALITA’ dell’Offerta Turistica in Alta Valle

TAVOLA ROTONDA
La qualità dell’Offerta Turistica in Alta Valle

Ore 17:00 - Saluti di rito e avvio dei lavori
   Silvio MevioAnna Vantaggi 

Ore 17:10 - Uso del suolo e qualità dell'offerta turistica
   Giancarlo Ciullini, urbanista, segretario del Circolo di Bormio

Ore 17:20 - Costruire seconde case conviene?
   Lucio Schiantarelli, Rotary Club Bormio Contea

Ore 17:30 - L’importanza del PIF Piano di Indirizzo Forestale 
   Gianluca Sertorio, presidente CMAV, Marino Pedranzini

Ore 17:40 -  Acqua e fiumi: risorsa primaria in Valtellina 
   Marco Vitale, economista d’impresa

Ore 18:00 -  Zone protette e Turismo 
   Gianfranco Saruggia, presidente Comitato di Gestione Lombardia del Parco Nazionale dello Stelvio 

Ore 18:10 - L’offerta turistica in Valtellina
   Valeriano Giacomelli, presidente APT

Ore 18:20 - Gli operatori turistici locali: tendenze e orientamenti
   Barbara Zulian, presidente ass. Albergatori Bormio

Ore 18:30 - CONCLUSIONI 
   Damiano di Simine, presidente Legambiente Lombardia

Ore 18:45 - DIBATTITO

 


Data: 15/08/2010
 
23/08/2010, 15:56
LEGAMBIENTE:

Un incontro sentito e partecipato quello organizzato da Legambiente a Bormio nel corso del quale, con le loro relazioni, i presidenti della CMAV, dell’APT, degli Albergatori, del Parco Nazionale dello Stelvio Lombardia, di Legambiente Lombardia hanno fornito contributi alla discussione. Un momento di confronto anche con altre zone che presentano le stesse problematiche, grazie alla presenza di Costanza Panella, presidente  di Legambiente Bellano Alto Lario. I lavori sono stati aperti dal decano del Circolo di Bormio Anna Vantaggi e moderati dal presidente Silvio Mevio. "In ogni località turistica, il primo fattore di gradimento è rappresentato dai “valori aggiunti” ambientali, cioè dalla ricchezza delle risorse naturali e monumentali, dalle forme di una cordiale conveniente accoglienza e dalla facilità di accesso coi mezzi pubblici", ha da subito fatto notare il segretario del Circolo Giancarlo Ciullini mentre Barbara Zulian, per gli albergatori, ha citato la mancanza di un importante mezzo alternativo all’auto per raggiungere Bormio (come la linea ferroviaria Merano Malles!?) e ha enfatizzato  la necessità di “fare sistema” con gli operatori pubblici e privati. Il presidente della CMAV Gianluca Sertorio e Marino Pedranzini, agronomo della CMAV, hanno spiegato l’importanza che assumerà il PIF, Piano di Indirizzo Forestale per quanto riuscirà a salvaguardare i terreni agro-silvo-pastorali dalle lottizzazioni speculative: terreni invece da proporre ai giovani residenti perché ne facciano “colture di nicchia” (erbe medicinali per l’industria estetica, prodotti del bosco, ecc., o significativi agriturismi modello Trentino Alto Adige). Nel contempo, farne l’indispensabile manutenzione divenuta troppo oneroso per le amministrazioni pubbliche. Per questi giovani costituirebbe alternativa allo scendere a valle in cerca di lavoro. Lucio Schiantarelli ha messo in evidenza il problema delle seconde case in Alta Valle, fenomeno da governare meglio sui modelli altoatesini, svizzeri e austriaci mentre  Marco Vitale, economista, ha ricordato che l’acqua è un bene pubblico e deve rimanere tale anche la sua distribuzione: "In Valtellina occorre però regolarne meglio la quantità e il costo dei prelievi per usi idroelettrici, agricoli o per l’innevamento artificiale e provvedere ad una più attenta manutenzione di fiumi e torrenti". Ha concluso il dibattito Damiano di Simine, presidente Legambiente Lombardia: "E’ indispensabile, per l’uso del suolo e per la gestione del territorio, un radicale cambio di mentalità in tutti i cittadini dell’Alta Valle, siano essi amministratori pubblici, imprenditori privati, semplici residenti. Gli amministratori devono capire che i risultati delle loro gestioni amministrative  hanno tempi di ricaduta sull’economia locale  e sull’aspetto dei luoghi ben più lunghi rispetto alla durata del loro mandato: solo con questo metro va giudicata la qualità della loro azione politica - continua Di Simine -. Gli imprenditori non devono pretendere che le amministrazioni pubbliche agiscano in funzione degli  interessi di “bottega” e entrambi questi soggetti devono dimostrare di saper progettare  programmi chiari, per dimostrare a tutti  come verrà utilizzato il denaro pubblico ricevuto per gestire i grandi eventi sportivi o le calamità naturali!". Per fare ciò, secondo Di Simine, è necessario che "tutti i cittadini  controllino che tutto ciò avvenga inoltre è molto più facile e meno costoso prevenire il compimento degli scempi ambientali e delle opere malfatte piuttosto che mugugnare inutilmente nei bar o promuovere presso i tribunali onerosi processi  contro realizzazioni  che ormai e quasi impossibile eliminare". A fine incontro sono stati numerosi gli interventi del pubblico, tra cui quelli di Elisabetta Ferro Tradati già sindaco di Bormio, del consigliere regionale Angelo Costanzo, dell’urbanista Giovanni Bettini, del museologo Roberto Togni e da quello del giovane Agostino Urbani, titolare di un’azienda agricola di Pedenosso.



legambiente bormio



21/08/2010, 11:10
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