La Sindone, un percorso tra scienza, Vangelo e fede

Una mostra a carattere didattico e scientifico che trae spunto da un tema enigmatico ancora di grande attualità: la Sacra Sindone. La Mostra è composta da 24 pannelli, un video oleografico, la sindone a grandezza naturale ed un crocifisso sindonico imponente, book shop e statua bronzea Mattei, riproduzioni degli strumenti di tortura. L’inaugurazione questa mattina, sabato 13 aprile, direttamente sul Sagrato della Basilica di Tirano, al cospetto di molti fedeli e degli esponenti di cammIKAndo, giunti sul posto a conclusione del loro primo appuntamento, raccontiamocINcammino: non sono mancati gli apprezzamenti per l'attività della suddetta associazione, espressi dal Rettore della Basilica, don Gianpiero Franzi e dal sindaco di Tirano Franco Spada.

Il 10 e 17 maggio alle 21 in sala Creval ci saranno, contestualmente, le conferenze di Ada Grossi (ascoltate nel video il suo esaustivo intervento in merito alla Sindone...) e Paolo Di Lazzaro.

(Purtroppo, a metà video c'è un inconveniente a livello visivo, ma non potevo non pubblicare il video, l'intervento della Grossi è davvero interessante). 


Data: 13/04/2019
 
14/05/2019, 11:29
La conferenza di Paolo di Lazzaro

Uno dei temi più discussi sul telo che presumibilmente avvolse i cadavere di  Gesù di Nazareth è sicuramente il sangue. Si distingue per importanza la ricerca effettuata dal prof. Paolo di Lazzaro con i ricercatori di ENEA, INRIM e CNR pubblicata sulla rivista scientifica Applied Optics. 

Sarà ospite a Tirano Venerdì 17 Maggio, alle 21.00 presso la sala conferenze dell Banca Credito Valtellinese, in occasione dell’ultima settimana di esposizione della mostra dedicata alla Sindone, visitata da migliaia di persone. 

Un occasione unica per comprendere attraverso le ultime ricerche scientifiche sul reperto archeologico più discusso della storia i traguardi raggiunti dalla scienza oggi. 

Paolo di Lazzaro ci parlerà anche dell’errata datazione di epoca medievale e del radiocarbonio argomento che ha creato molte polemiche l’anno scorso. 

(Il relatore, oltre ad essere dirigente dell’istituto di ricerche più importante in Italia è anche il vice direttore del Centro Internazionale di Sindonologia). 

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

03/05/2019, 05:56
L’intervista

L’intervista alla dottoressa Ada Grossi, di Milano, curatrice dei contenuti della mostra sulla sacra Sindone esposta a Tirano.

-     Da quanto tempo di occupa della Sindone di Torino?

-     È un argomento che mi appassiona da molto tempo, ma posso dire di occuparmene seriamente da una decina d’anni: questo, tra l’altro, è il sesto anno consecutivo che tengo un seminario di Sindone, Storia e Archeologia presso l’Ateneo Regina Apostolorum di Roma, dove è attivo il Diploma di Studi Sindonici.

-     Come è nato il suo interesse per questo reperto così affascinante e controverso ?

-     All’inizio fu la curiosità, come sempre. Poi si comincia a studiare e si scoprono interi mondi. Per un ricercatore è un’opportunità enorme.

-     Non possiamo certo anticipare in una breve intervista quello che ci racconterà durante la conferenza di venerdì 10 maggio, che, lo ricordiamo ai nostri lettori, si terrà alle ore 21 presso la Sala Conferenze del Credito Valtellinese in piazza Marinoni. Ci può dire quali saranno i temi principali di cui parlerà?

-     Parleremo della Sindone e dell’Uomo della Sindone in una prospettiva soprattutto storica. È vero che della Sindone negli ultimi 650 anni sappiamo praticamente tutto, ma vi garantisco che non si finisce mai di imparare e di scoprire cose nuove. Racconterò anche di una mia scoperta, fatta in Ambrosiana a Milano, relativa ad alcuni manoscritti inediti che riguardano la Sindone, san Carlo e la rocambolesca vicenda di una sventurata calvinista, per giunta indemoniata. E poi parleremo delle torture subite dall’Uomo della Sindone, che coincidono in modo impressionante con quelle che subì Gesù di Nazareth secondo i racconti evangelici.

-     Senta, visto che lei è una storica: si fa un gran parlare di dove fosse custodita la Sindone prima che venisse esposta in Francia a metà Trecento e diversi autori hanno proposto varie piste, dai crociati ai Templari... Altri sostengono che sia un falso. Lei farà qualche rivelazione su chi ha portato la Sindone in Europa?

-     No, nessuna rivelazione. Proprio perché sono una storica di mestiere, in mancanza di documentazione solida e certa evito di proporre ricostruzioni magari verosimili ma comunque indimostrabili. Una sola cosa, mi preme dire: come lei ricordava, alcuni affermano che la Sindone sia un falso medievale solo perché per i secoli precedenti mancano notizie assolutamente certe: ma queste obiezioni cadono sotto la scure sempre più affilata della ricerca scientifica. Insomma, se non si riesce a riprodurre la Sindone di Torino oggi, con la tecnologia di cui disponiamo, è quantomeno curioso sostenere che ci sia riuscito qualcuno nel Medioevo.

-     A proposito di ricostruzioni storiche, lei ha scritto un romanzo che coinvolge la Sindone, intitolato Centoquarantanove anni, una storia coinvolgente, che tiene davvero con il fiato sospeso sino all’ultima riga. Le faccio una domanda un po’ cattiva: è solo un romanzo o è un modo per dire come la pensa su come la Sindone è arrivata in Europa?

-     È solo un romanzo, ci mancherebbe. Ho immaginato una grande avventura corale che ha sullo sfondo il viaggio compiuto dalla Sindone per giungere in Europa, dall’Oriente crociato all’Occidente cristiano, tra amore e guerra, incursioni di pirati saraceni, intrighi e colpi di scena ad Aleppo, avventure per terra e per mare e perfino un segreto templare celato in una misteriosa pergamena.

-     I Templari non possono mancare in un romanzo medievale, parola di lettrice! Vuole spiegare ai nostri lettori perché l’ha intitolato Centoquarantanove anni?

-     Perché quello è il lasso di tempo, più o meno, che trascorre da quando la Sindone sparì da Costantinopoli, dove era presumibilmente conservata, e il momento in cui il nobile de Charny ne rende possibili le prime ostensioni in Francia.

-     Grazie. Ricordiamo che venerdì 10 maggio la storica Ada Grossi sarà presente per incontrare i lettori a un firmacopie allestito presso la sala del Beato Mario dove è esposta la mostra dalle 17.30 e le 18.30. Alle 21, poi, ci sarà la conferenza “ L’Uomo della Sindone una prospettiva storica” Non mancate!

 

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

19/04/2019, 07:34
Turismo religioso

di Loredana Senna, organizzatrice e coordinatrice

"Nel mondo si stimano oltre 330 milioni di persone che ogni anno si spostano per fede, in Italia il turismo religioso genera oltre 5,6 milioni di presenze annue ( di cui 3,4 milioni di provenienza estera e 2,2 milioni di presenze legate al territorio italiano). 

Da uno studio di settore del comparto emerge che oltre il 40% dei turisti religiosi si affida per l’organizzazione del viaggio al circuito dell’intermediazione, tour operator e agenzie di viaggio. Nel piccolo contesto della Provincia di Sondrio l’innovativo Cammino Mariano e la Mostra sulla Sacra Sindone hanno il loro fulcro nella città di Tirano, iniziative di forte respiro storicoculturale entrambe in un contesto di territorio alpino che eccelle prevalentemente nelle manifestazioni legate al turismo sportivo ed enogastronomico. 

La mostra che ha toccato 12 città italiane tra cui Todi, Trieste, San Gimignano, Forlì etc. nel weekend scorso è stata visitata da oltre 430 persone con presenze registrate per l’78% locali e di Comuni limitrofi per 12% da presenze fuori regione e per il 10% da turisti stranieri. Grazie alla collaborazione con la società Adrastea del Trenino Rosso sono state prenotate visite per tutto il periodo di esposizione, si prevedono numeri importanti per il prossimo weekend di Pasqua dove l’interesse legato al reperto storico ritenuto la più importante reliquia del mondo è sempre altissimo e di grande attualità".

(Foto Riccardo Marquis)

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021