L’APRICHESE MORASCHINELLI RACCONTA LUGANO
L’APRICHESE MORASCHINELLI RACCONTA LUGANO

Sabato 2 ottobre a Lugano c’è stata la festa dell’uva. Ricorrenza che mi ha richiamato altri tempi. Non per farne un confronto in quanto, anche oggi, Lugano non è seconda a nessuno in fatto di manifestazioni. 

Ma i tempi cambiano e certe cose rimangono solo nei ricordi.

Oddio, fra le tante iniziative, l’uva c’era in piazza. Due graziose ragazze offrivano i grappoli qua e là ai presenti che passavano da un banchetto all’altro di tutt’altri generi di mercanzia.

Chi non ricorda la festa dell’uva, quando i carri addobbati di abbondanti grappoli percorrevano il lungo lago? Noi valtellinesi, ma anche i grigionesi eravamo comunque lontani, ma l’eco ci arrivava. La festa dell’uva era pubblicizzata in anticipo e per tanto tempo rimaneva il ricordo arrivato fino alle nostre latitudini e rimane ancora tanto che, quando arriva questo periodo, ci si sente chiedere informazioni in merito. Tanti credono che la tradizione continui, ma è da parecchi anni, se la memoria non mi tradisce, che il corteo per la festa dell’uva non si fa più.

Comunque, per l’occasione la piazza Riforma, a Lugano anche sabato scorso,  l’abbiamo vista animata e densa di banchetti e di cibo e, perché no, non è mancata la piacevole banda musicale a  tener viva l’atmosfera. (Luisa Moraschinelli)


Data: 04/10/2010