Missione alle Isole Salomon: paura per lo tsunami
Missione alle Isole Salomon: paura per lo tsunami

Dopo il violento terremoto in Giappone l’emergenza si sposta sulle coste del pacifico con la violenta onda marina che avrebbe investito i paesi dell’Asia meridionale e del Oceania settentrionale. Evacuati i villaggi costieri fino alle isole delle Marianne. 3000 km più a sud le isole Solomon dove abbiamo contattato il vescovo Capelli per accertarci delle condizioni degli abitanti di Gizo. L’allarme era giunto anche a loro, infatti alle ore 23.30 locali (13.30 italiane) Don Luciano insieme a gran parte degli abitanti del villaggio si trovavano in collina, al sicuro dall’onda. “Siamo qui in alto ad aspettare che arrivi lo tsunami, ma non arriva…” dice il vescovo alle 23.30 “l’emergenza ci è stata comunicata tempestivamente e con il nostro pick-up siamo saliti nei punti più alti dell’isola dove insieme alla popolazione di Gizo ci siamo rifugiati dall’onda che dovrebbe arrivare a momenti. Ma siamo al sicuro”. La notte si annuncia movimentata.

Domattina (GTM +10), nella nostra serata, proveremo a contattare di nuovo Gizo per sentire come hanno passato i momenti di emergenza. Speriamo solo che, scampato il pericolo per gli abitanti, lo tsunami non faccia troppi danni alle strutture di Gizo e delle altre isole solomonesi.

(Alex)

 

di Don Luciano

Siamo ritornati alla base alla mezzanotte e mezzo...rassicurati dalle forze dell’ordine...

ora e’ l’una e 10 minuti...del mattino

speriamo che lo tsunami non abbia dovuto rallentare e poi riprendere velocita’ arrivando in ritardo...

E’ stato bello guardare le stelle dal pick up... le zanzare erano l’unica distrazione...

E’ stata una esperienza trauimatica per chi e’ stata vittima dello tsunami nel 2007 :

Per me personalmente ho dovuto pensare a cosa portare in salvo... per rubarle allo tsunami...

Documenti, le medicine... saponetta... cambio biancheria...

Mi sono dimenticato di prendere il breviario, e cio’ e’ serio...e anche il santissimo e cio’ e’ ancora piu’ serio

Franco e’ ritornato sfidando l’onda a prendere il pick up e non so bene se le sigarette... o la carta di credito...

Quanto siamo fragili!!! Basta una scossetta e tutte le nostre sicurezze e certezze svaniscono...

Che bello mettere tutta la nostra fiducia in Lui e non aver paura di niente

Mi sentivo pronto, ma c’e’ ancora tanto da fare...

spero di non aver parlato troppo presto...

ciao

 


Data: 14/03/2011
 
14/03/2011, 13:37
Monsignor Capelli: ho parlato troppo presto...

Ho parlato troppo presto...

1:25 am

l’unica radio locale e di obligo ancora in onda per monitorare la situazione;  trasmette che a Choiseul,  grande isola, della diocesi a North-Est “il mare si sta muovendo” ma senza movimenti bruschi. Si abbassa e si rialza leggermente al di sopra del livello normale. Rimango in ascolto... ma il sonno vince...

3:30 am

Mi sveglia una telefonata di Edwin, il ragazzo fedele e degno di fiducia che marca le ore degli operai, controlla il magazzino... e non ha mollato il suo vescovo per un minuto... E’ rimasto in riva al mare come per controllare e respingere l’ondata...

Edwin spiega lo stesso fenomeno successo a Choiseul: al molo dell’Hotel di Gizo, l’acqua si abbassa di due metried in 4 minuti si rialza ad un livello leggermente superiore al molo... se calcoliamo che con l’alta marea c’e’un metro di dislivello tra il molo e il mare, l’acqua scende due metri lasciando vedere il fondo del mare ed in 4 minuti risale tre metri...coprendo il molo...

Se consideriamo che siamo a 5000 Km dall’epicentro, in 10 ore di tempo l’ondata e’ arrivata da noi andava ad una discreta velocita’ se non erro di 500 KM all’ora... fosse stata un’onda alta che spostava l’aria ci si puo’ immaginare l’effetto solo dell’aria in arrivo per non dire dell’acqua...

La gente, avvisata in tempo, ha reagito prontamente e senza panico con tanta paura... si potevano contare le persone per strada...non sara’ stato cosi purtroppo per le vittime colte all’improvviso.

7:00 am

Per la messa, poca gente ma piu’ fervida del solito iniziando dal vescovo....

IL Santissimo ci ha accolti a braccia aperte anche se lo avevamo dimenticato...e’ stato bello capire di nuovo in un modo profondo e personale che mi ama non perche’ sono bravo io, ma perche’ e’ Bravo Lui...

La gente riposa dopo lo spavento... noi siamo al lavoro con gli straordinari del sabato mattina... strano ma ieri, giorno di paga, il bar dell’Hotel in riva al mare era silenzioso... niente chiasso, niente birra...

 

Grazie a chi ci ha seguito e ai tanti messaggi di solidarieta’

 

Qui niente vittime ne’ danni, tutto e tutti bene

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021