PIANO TERRITORIALE POLITICHE GIOVANILI
PIANO TERRITORIALE POLITICHE GIOVANILI

Il Circolo Anna Vantaggi di Legambiente Bormio, dopo quasi un ventennio di aspettative, finalmente può rallegrarsi della nascita in Alta Valle di un associazionismo giovanile attento e voglioso di partecipare alle nuove forme di governo e di sviluppo del territorio  messe in atto dalle istituzioni locali. La giornata per tutti, organizzata il 9 giugno a Bormio dalla locale sezione informagiovani, ne è una concreta e positiva testimonianza. Legambiente Bormio ritiene che la nascita di un Piano Territoriale di Politiche Giovanili, non solo dovrà affrontare le problematiche legate alla grave crisi generale, economica e di sistema, oggi caratterizzata soprattutto dall’abnorme livello di disoccupazione dei  giovani, ma dovrà far riflettere seriamente i tradizionali operatori economici sull’ormai cronica “discesa a valle” delle nuove generazioni dell’Alta Valtellina, discesa determinata prevalentemente da un modello poco rinnovato di economia turistica locale, modello rimasto finora quasi del tutto privo, per gli stessi giovani, di un’offerta occupazionale appetibile e consolidabile. I temi trattabili sono molti (forse troppi): lo sviluppo edilizio, le infrastrutture per la mobilità su ferro e su gomma, quelle per la salvaguardia e la valorizzazione della cultura del paesaggio, degli insediamenti storici e dell’artigianato tradizionale, l’agricoltura di montagna come risorsa economica supplementare, specie se unità alla manutenzione dei versanti prativi e boscati, ecc. Sono argomenti quasi tutti contenuti e regolamentati, sia nei Piani di coordinamento sovracomunali,  sia in quelli di Governo del Territorio (PGT) che ogni Comune ha appena approvato o sta per approvare. Tuttavia, mentre i piani regionali, provinciali e d’area  offrono – riguardo i temi sopra accennati - apprezzabili indicazioni prescrittive generali,  i PGT comunali - che dovrebbero concretizzare nel dettaglio queste prescrizioni sui rispettivi suoli - lo fanno in maniera molto parziale, lasciando ancora troppo spazio alla speculazione edilizia, ormai inutile perchè esorbitante e improduttiva per l’intera collettività. Infine, questo scollamento tra i piani territoriali superiori e quelli comunali è ulteriormente accentuato dalla mancanza di un coordinamento intercomunale - progettuale e gestionale - dei rispettivi PGT:  le sfasature reciproche e contradditorie che ogni Comune può produrre all’ombra della “sacra bandiera” del proprio campanile sono tante, e troppo spesso ignorate dalla cittadinanza. Legambiente esprime l’auspicio che le Comunità Montane assumano al più presto questa funzione coordinatrice indispensabile per una più organica pianificazione territoriale, specie dopo aver letto nel programma di questo seminario che il Presidente della Comunità Montana Alta Valtellina ha anche il compito di presiedere l’Ente Capofila del Piano stesso.

Giancarlo  Ciullini
presidente Legambiente Circolo di Bormio


Data: 21/06/2013