Riflessione sulla Giornata Nazionale dello Sport a Morbegno
Riflessione sulla Giornata Nazionale dello Sport a Morbegno

"Gli ingredienti umanamente possibili sono andati al posto giusto... il prossimo anno sul Trenino Rosso?"

di CONI SONDRIO

È iniziata alla “chetichella” la Giornata Nazionale dello Sport a Morbegno. Sotto una pioggia a tratti acquerugiola, a tratti pedante, comunque fastidiosa, gli addetti ai lavori del Coni, del Csi Morbegno e della varie Federazioni che hanno celebrato l’appuntamento, hanno montato gonfiabili, gazebo, pedane e scacchiere, reti e canestri e altro ancora per rendere il più “sfruculioso” possibile un appuntamento che sotto il motto “Lo Sport ci unisce” ha alla fin fine riunito un buon numero di appassionati, curiosi, anche scettici, con una grande partecipazione di giovani che ha messo di buonumore il presidente del Coni Provinciale Ettore Castoldi.

Ai timidi riscontri del pomeriggio che comunque ha visto di scena i ragazzini del rugby, i ragazzi del volley in simbiosi con ragazzi disabili, gli scacchisti, i ciclisti, i golfisti, i “tirassegnisti”, i “palloncinisti” (erano quelli che regalavano i palloncini ai più piccoli!), comunque a tutti questi “assaggi” pomeridiani, è poi seguita la “grande abbuffata serale” propiziata dalla tregua delle precipitazioni e dall’aumentare della curiosità. 

Code dappertutto: al golf, al tirassegno, alle pedane podometriche (statica e dinamica). Anche una partita a scacchi giganti in piazza S. Antonio ha richiamato l’attenzione dei presenti. Si è giocato a basket, a volley. Si sono affrontati percorsi di atletica. Si è giocato a badminton.

 

TUTTI  PROTAGONISTI, NESSUNO ESCLUSO.

“Speriamo solo che da questi esempi di attività sportiva possa uscire una maggiore propensione nei nostri ragazzi a praticare qualsivoglia sport, purché si pratichi; – ha commentato Ettore Castoldi - per assurdo: anche un solo ragazzo raggiunto dal messaggio del CONI rappresenta per noi un successo; chiaro, con l’intento che poi le cose possano lievitare. Morbegno al solito non ha tradito la sua fama di piazza molto disponibile e accogliente e questo ci conforta nel continuare ad allestire queste giornate in forma itinerante. L’anno passato a Sondrio, quest’anno a Morbegno, l’anno prossimo magari a Tirano e magari sul trenino rosso…”.

 

Beh, forse il presidente si sta allargando; in itinere su un treno forse è troppo, ma l’entusiasmo di piazza S. Antonio è contagioso, trasmette ottimismo, fa crescere la voglia di fare. E lui “sente” queste pulsazioni.

Peccato solo che sia mancata la luna ieri sera a Morbegno (anche se ci hanno detto che, da sopra la nuvole, spiava): tutti gli ingredienti umanamente possibili sono andati al posto giusto.

 

 

 

 


Data: 06/06/2011