STEFANINI e il suo "Briller? presto il bel sole della pace"
STEFANINI e il suo

 “Una fatica sentita come dovuta in particolare per un debito morale contratto nei confronti di mio padre Battista, fervido narratore già da quando noi figli erano bambini, degli eccezionali fatti che gli occorsero tra il gennaio 1942 e il settembre 1945. Fatti che più nessun giovane di questa parte del mondo ha dovuto vivere, fortunatamente, da ormai settant’anni a questa parte”.

Si riferisce a questo Antonio Stefanini quando descrive la sua opera “Brillerà presto il bel sole della pace” come la sua “ultima fatica". Si narra di fatti di guerra, della tragedia della Seconda Guerra Mondiale, delle medaglie d’oro della Resistenza Antonio Tonino Schivardi e Giovanni Tambìa Venturini; dei martiri Bortolo Leone Rodondi e Gregorio e del mutilato Canti; degli aprichesi Attilio Stampa e Omobono Bòno Liscidini, Raffaele Ménici e di un milite ignoto tiranese.

Sono solo alcuni dei protagonisti del libro, con Giovanni Pedrazzi e Pierino Salvadori, gli Zagàbri e Minighì di Ràe, Tino Tognoli e Guerino Berneri, Pietro Albertani e i due Battista Stefanini, Gatì e Batistù. 

Anche a loro è dedicato “Brillerà presto il bel solla pace”, in libreria.

Antonio Stefanini

Brillerà presto il bel sole della pace

pp. 352, formato A4

€ 28,50

347-4674204

 

 

 


Data: 31/07/2015