TCVVV, l?utile cresce ma serve chiarezza
TCVVV, l’utile cresce ma serve chiarezza

484.666 quintali di biomassa di cui 250.739 dai boschi. Questo quanto la società del Teleriscaldamento ha ritirato tra il 2011 e il 2012 in Valtellina, coprendo il 51% del fabbisogno, mentre nel 2008/2009 la biomassa proveniente dal bosco era solo di 44.045 quintali.

Come spiega l’AD della TCVVV spa Walter Righini “in un momento in cui la maggior parte delle Aziende locali sono in crisi, le imprese boschive grazie al teleriscaldamento lavorano di più e sono anche in grado di assumere. Tra l’altro l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Tirano, Francesco Saligari, si sta adoperando per dar vita ad un Consorzio insieme alla Comunità Montana, i Comuni e i privati per far entrare le imprese boschive del territorio nella coltivazione del bosco”.

Dati emersi nel corso dell’Assemblea dei Soci riunitasi sabato 26 gennaio, dalla quale è emerso anche un dato importante: l’aumento dei ricavi rispetto al 2011 a fronte di un incremento dei costi soprattutto per servizi e oneri finanziari. Il bilancio di esercizio 2012 chiuso il 30 Settembre si è attestato su un valore complessivo della produzione pari a 8,9 milioni di euro (100.000 euro in più rispetto al 2011) mentre i costi di produzione hanno registrato un incremento di quasi un milione di euro per un importo complessivo di 9,5 milioni contri gli 8,6 del 2011. L’esercizio chiude con un utile di 29.873 dopo le tasse rispetto alla perdita di 352.582 euro dello scorso anno. Il totale dei debiti della Società si è ridoto nell’ultimo anno di un ulteriore 1.009.000 di euro e di ben 6.645.000 di euro nel corso degli ultimi 4 esercizi.

“Purtroppo – la constatazione dei vertici della TCVVV - l’incendio dello scorso 19 maggio ha significato maggiori costi per la società pari a circa 420 mila euro, divisi tra perdita in ricavi (47.000), perdita degli introiti per certificati bianchi (121.074) e 250.000 euro di costi per i lavori di recupero della Centrale di Tirano che però in seguito è stata resa ancora più moderna ed efficiente con una serie di modifiche e interventi tecnici che sono stati apportati agli impianti”.

L’intervento del sindaco di Sondalo Luigi Grassi sulle tariffe, focalizzato sul fatto che la società deve pagare con più puntualità ai Comuni quanto è dovuto in base alla convenzione ha ricevuto la pronta risposta del presidente della Teleriscaldamento Giuseppe Tomassetti: “Siamo stati dei pionieri in questa avventura, è normale che all’inizio non fossimo in grado ne’ noi, ne’ tanto meno i Comuni, di prevedere certi sviluppi. Per ora aspettiamo la sentenza del Consiglio di Stato che dovrà fare chiarezza su molte cose e poi come più volte abbiamo già detto siamo pronti a metterci al tavolo per rivedere insieme ai Comuni la convenzione e renderla più aderente all’attuale situazione con buona soddisfazione di tutti”.

Tomassetti nel corso dell’Assemblea si è soffermato anche su un dato di fatto sostanziale in merito alla mancanza di nuovi allacciamenti, anche se aumentano le richieste: ”E’ ovvio che fino a quando non ci sarà certezza sulla natura pubblica o privata del servizio di Teleriscaldamento sarà molto difficile pensare di far crescere la rete esistente ed effettuare nuovi allacciamenti perché anche noi, come qualunque altro investitore, abbiamo bisogno di certezze normative per fare ulteriori investimenti. Siamo in attesa di sapere cosa deciderà il Consiglio di Stato in tal senso ma confidiamo sul fatto che c’è una abbondante giurisprudenza che come noi ritiene che il servizio non sia pubblico”.


Data: 31/01/2013