Acqua e idroelettrico
Acqua e idroelettrico

Il Consiglio di Regione Lombardia ha approvato lunedì scorso l’emendamento al progetto di legge 100 "Collegato 2020" (con l’astensione dei gruppi di minoranza) e la soddisfazione di Massimo Sertori, assessore regionale con delega a Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni e Risorse energetiche trapela dalle sue parole: "Con la legge regionale approvata lunedì, i concessionari di grandi derivazioni idroelettriche avranno l’obbligo di cedere energia gratuita alla Regione Lombardia, la quale almeno nella misura del 50% dovrà ridistribuirla per i servizi presenti sui territori provinciali dove insistono le centrali. Per la Provincia di Sondrio, interamente montana, è previsto fino al 100%". 

Una norma che, come spiega Sertori "elenca i servizi ai quali potrà essere attribuita l’energia gratuita o la sua monetizzazione equivalente. In particolare verrà data priorità ai servizi sanitari, servizi sociosanitari e assistenziali, servizi educativi e scolastici, servizi ambientali e di protezione civile, trasporto pubblico locale, servizi sportivi e ricreativi. Per quanto riguarda la Regione Lombardia, il valore dell’energia gratuita che i concessionari di grandi derivazioni dovranno cedere a partire dal 2020, si stima in circa 20 milioni all’anno. Ma la norma disciplina anche una serie di aspetti attuativi, nonché di scadenze. Un primo passo importantissimo verso l’autonomia applicata. 

L’attività idroelettrica, che nella maggioranza dei casi viene svolta nei territori montani, lascia agli stessi risorse importanti che vengono utilizzate per attenuare il maggior costo dei servizi nei territori montani. Tale provvedimento è un aiuto per scongiurare lo spopolamento". La normativa é una prima applicazione della legge statale sul rinnovo delle concessioni idroelettriche, approvata nel dicembre 2018 con il governo Lega-5 Stelle e che prevedeva che le Regioni potessero chiedere a costo zero una parte dell’energia prodotta su tutte le grandi derivazioni, da utilizzare nell’ambito dei servizi pubblici, ad esempio per gli ospedali di montagna. Energia che per almeno il 50%, secondo la normativa, deve essere destinata alle Province che ospitano le dighe. "

Si chiude oggi una prima parte molto importante di un percorso iniziato tempo fa e che ha portato prima all’approvazione della legge nazionale e ora all’approvazione della prima parte della legge regionale", ha concluso Sertori, che ha anche voluto ringraziare "chi ha sempre sostenuto tale percorso e mi ha assicurato totale fiducia fino ad arrivare a questo grande risultato, e mi riferisco soprattutto all’onorevole Giancarlo Giorgetti, al senatore Matteo Salvini e al presidente Attilio Fontana".

 


Data: 18/12/2019