Approvato il PGT di Tirano senza i voti del Gruppo Misto
Approvato il PGT di Tirano senza i voti del Gruppo Misto

Il Gruppo Misto in minoranza consiliare ha abbandonato l’aula ieri sera, nel corso della seduta per discutere del PGT. Il vicesindaco Martino Della Vedova ha infatti comunicato l’intenzione di suddividere in 5 blocchi le osservazioni pervenute, mentre Marchesi, Pola e Trisolini avrebbero voluto discutere le osservazioni, tra le quali quella forte di 572 firme di cittadini per dire no alla edificabilità del Parco San Michele, a Madonna di Tirano (8mila metri quadrati). 

 

 

Della Vedova ha ribadito che la cementificazione è minima, con una diminuzione di circa 300.000 metri cubi in meno del PRG precedente e che questo strumento, così come elaborato dal Comune di Tirano, è un esempio di modernità e sarà preso ad esempio dalle altre amministrazioni. Dal canto suo, il sindaco Pietro Del Simone si è detto “offeso” dall’attacco del Gruppo Misto, che ha additato la maggioranza di aver fatto “favori a parenti ed amici”. 

 

Il Gruppo Misto “ha scelto di  abbandonare l’aula lasciando alla maggioranza tutta la responsabilità, accusandola di non  avere il coraggio e gli argomenti per sostenere le proprie scelte, anche perché questo è consiglio comunale volutamente  blindato dalla maggioranza che  non ha permesso di esprimere alcunchè, inoltre la trattazione delle osservazioni  per gruppi  con  voto complessivo denotano mancanza di apertura democratica che svuota di fatto  il Consiglio Comunale e che lo rende un momento puramente formale e privo di ogni interesse, una semplice ratifica di accordi presi su altri tavoli”. 

(Nella foto, si nota l’area verde del Parco San Michele) 

 


Data: 15/03/2012
 
26/03/2012, 13:59
Il Gruppo Misto sul Parco: "Vantaggi di privati"

Continua a tener banco a Tirano la questione dell’approvazione del PGT, soprattutto l’osservazione presentata dal Gruppo Misto in Consiglio comunale, forte di 572 firme dei cittadini: “SONO STATI FAVORITI I PRIVATI e  LE PROVE SONO NEL PGT”, esordiscono Pola, Marchesi e Trisolini.

 

“Rispondiamo al Sindaco che nell’articolo comparso sulle pagine di quotidiano locale di sabato 24 marzo scorso ha voluto intervenire sul pgt appena adottato e dove si definisce strumentale la raccolta firme: ci può il Sindaco spiegare cosa intente per strumentale? Forse che i cittadini sono stati aggirati o peggio ingannati? Bella considerazione ha il Sindaco dei suoi cittadini che legittimamente hanno voluto firmare un’osservazione per  tutelare l’area verde del San Michele per il futuro di tutti, noi crediamo che strumentale sia stata la risposta data a questi 572 cittadini sul tema”. 

Dopo aver puntualizzato che la richiesta era di discutere alcune delle osservazioni, tra le quali quella appunto relativa al PGT, l’affondo: “Le vergognose bugie dette poi sulla proposta di soluzione del parco San Michele sono una ulteriore umiliazione per chi aveva creduto nella partecipazione democratica  mettendoci la faccia. Il Sindaco cita: sul San Michele abbiamo seguito il principio di mantenere i diritti acquisiti dei proprietari che pagano l’ici da vent’anni e ai quali di punto in bianco non potevamo dire: “abbiamo scherzato, adesso quei terreni ve li espropriamo”. Pare proprio che non abbia neppure  letto l’osservazione del parco o quantomeno non l’abbia capita. La nostra proposta garantiva a tutti i terreni interessati lo stesso valore sia che si trattasse di verde da cedere, strada o parte edificabile (nelle immagini l’osservazione relativa il Parco San Michele, ndr.) E’  proprio il contrario: ad esempio nella soluzione approvata dalla maggioranza la superficie destinata a strada rimane a carico di tutti i cittadini e non è edificabile, quindi vale molto meno e  i proprietari avranno una forte penalizzazione”. 

 

Una diatriba che tiene banco e che entra nei particolari: “Di contro nella stessa area  è  evidente il vantaggio di parenti  del Vicesindaco nonché  Assessore all’urbanistica  e curatore del PGT che si trovano con un terreno edificabile ad intervento diretto, quindi da subito (nel vecchio PRG era in parte strada e in parte  area verde di un PL), svincolato da qualsiasi piano attuativo, alla faccia degli altri proprietari che rimangono vincolati alla non facile soluzione collettiva e non prima che sia realizzata la strada da parte dell’Amministrazione. 

Ecco quindi un primo interesse particolare dei singoli che prevale su quello collettivo e che è visibile  leggendo gli allegati del PGT. Altro esempio di interesse particolare coinvolge un altro Assessore che si trova con un parente titolare di un terreno sul quale cade una delle due porzioni distaccate del PA-18 di Via Aprico”. 

Ma non è tutto: “Sempre dalla lettura del pgt approvato emergono gli altri esempi di interessi privati favoriti dalle scelte operate dalla maggioranza, ossia tutti quei casi di terreni diventati edificabili senza  una sostenibile giustificazione urbanistica.

Ripetiamo quanto già detto in Consiglio: nulla di illegittimo ma comunque, almeno poco opportuno”.

 

La conclusione del Gruppo Misto: "Non abbiamo avuto giustificazioni urbanistiche adeguate e non  è stata data la possibilità ai cittadini di migliorare il PGT partecipandolo, quindi l’unica conclusione che possiamo trarre è che l’interesse privato ha prevalso sull’interesse pubblico.  

Infine,  “Nel piano approvato il cono verde potrebbe essere ancora superiore visto che alla nostra previsione potrebbe aggiungersi una parte attualmente occupata  dalla segheria  Ghilotti.” 

Potrebbe essere un’altra promessa.  

E’ senza dubbio un’altra scelta rimandata.    

Che coraggio signor Sindaco".       


Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021