Croce a campodolcino
Croce a campodolcino

Campodolcino, in molti alla processione per la posa della nuova croce

L’opera è stata donata alla parrocchia dallo scultore Guglielmo Bertarelli. Erano in molti quelli che in processione nel tardo pomeriggio di domenica 1 ottobre a Campodolcino si sono recati, dopo la Messa nella chiesa di San Gregorio a Portarezza, lungo il sentiero dei lamponi sulla sponda destra del Liro, sul luogo dov’è stata posta una nuova croce, al posto di quella in legno bruciata il 23 luglio scorso in un atto vandalico e inqualificabile. Quella nuova, alta ben sei metri, in acciaio, è stata donata alla parrocchia di San Giovanni Battista dallo scultore trentino Guglielmo Bertarelli, in arte El Duca, noto per altre artistiche installazioni a carattere religioso sui passi dello Stelvio e del Gavia. È toccato a Guido Scaramellini ripercorrere le vicende che hanno portato alla felice realizzazione di un’opera di forte contenuto simbolico, ovviamente per la croce in sé, ma anche per la geniale realizzazione della stessa, alla cui base si avvita una spirale a significare che dalla croce arriva la vita, la quale si diffonde come luce lungo i bracci, profilati d’oro. Alla base, alcune targhe ricordano il significato dell’installazione riparatrice di un atto vandalico e voluta pure in ricordo della santificazione di un figlio di quella terra, don Luigi Guanella, che avverrà a Roma il prossimo 23 ottobre. Il vicario episcopale per la provincia di Sondrio, mons. Battista Galli, e il prevosto don Bruno Capparoni, che hanno officiato la Messa, hanno proceduto alla benedizione della croce in un clima di grande partecipazione. Il vicesindaco Cristian Scaramella, a nome dell’amministrazione comunale, ha ringraziato Guglielmo Bertarelli, presente alla cerimonia, mentre la signora Claudia Tognali, assistente dello scultore, ha dato lettura della pergamena di donazione.

Fonte centro studi storici valchiavenna.


Data: 15/10/2011