Deflusso disastroso nel torrente Adda

Deflusso nel torrente Adda, disastroso per l'ecosistema.

Il limo, fango trascinato dall'acqua, depositandosi, copre e soffoca le forme di vita, dai micro invertebrati ai pesci.

Vista dal ponte di Premadio (Valdidentro)
7 aprile 2011, ore 17:00 circa.

 

 


Data: 07/04/2011
 
24/04/2011, 15:55
Comunicato WWF

Un paio di mesi fa il WWF Valtellina Valchiavenna e Legambiente Chiavenna hanno inviato un esposto alla magistratura in merito alle operazioni di svaso effettuate dalla impresa EDIPOWER nel bacino di Madesimo. Hanno chiesto alla magistratura di accertare eventuali danneggiamenti alla flora e alla  fauna del torrente Scalcoggia, anche sulla base della documentazione fotografica in cui il torrente risultava essere stato trasformato in una colata di fango, seppur per un breve periodo. Alcuni giorni dopo la pubblicazione del comunicato sulla stampa locale, hanno ricevuto aspre critiche e dure rampogne dal sig. Lanzi, esponente della Unione Pesca Sportiva (UPS) che si è fatto forza dei dati raccolti e forniti  da Provincia e da ARPA per urlare ai quattro venti che dopo lo svaso  la salute ambientale del torrente Scalcoggia, e di tutti i suoi abitanti, era quasi in condizioni migliori di quella precedente lo svaso stesso.

Da alcuni giorni addirittura il presidente dell’UPS sig. Bianchini sta denunciando che lo svaso della diga di Cancano si è risolto in uno sfacelo per un notevole tratto dell’Adda. Gli replica il sign. Bondiolotti, della società A2A sbandierando i dati di Provincia e ARPA che, ovviamente certificano che tutto si è svolto nella piena regolarità e senza alcun danno per l’ Adda. A questo punto una breve riflessione va fatta in merito al modus operandi degli esponenti dell’UPS:  non è possibile che i “dati tecnico-scientifici” siano perfetti e testimonino l’ottima riuscita dell’operazione di svaso, quando li mettono in dubbio gli ecologisti e siano, invece, un cumulo di fesserie senza senso quando li mette in dubbio l’UPS. Probabilmente è il caso di dircelo tra noi, ormai siamo tutti grandicelli e la rivelazione non dovrebbe sconvolgerci più di tanto, che i cosiddetti dati tecnici, livelli di pericolosità, di soglia, precauzionale ecc. ecc. hanno il valore di un fico secco. Attraverso leggi, leggine, codicilli, commi, norme, regolamenti…i politici, gli amministratori, gli enti deputati al  controllo, li girano, li tirano, li allungano, li accorciano a loro piacimento; c’è troppa atrazina nell’acqua e, secondo la legge vigente, non si può bere, facile, ALZIAMO con una legge la soglia dell’atrazina consentita e opplà l’acqua è potabilissima.  Se noi, ad esempio, esaminiamo i livelli ritenuti  pericolosi per la salute di gas radon nelle abitazioni, ci accorgiamo  che ogni stato adotta i suoi, anche Svizzera ed Italia che, presumibilmente condividono comuni strutture geologiche, almeno per quanto riguarda le Alpi, hanno livelli di soglia diversi. Volendo esaminare i livelli ammissibili  per molti elementi radioattivi, invece, notiamo che le soglie  di pericolosità sono state rese più severe con il passare degli anni perché è cresciuta la conoscenza, ma soprattutto la consapevolezza e l’attenzione dei cittadini su questi argomenti e i politici hanno dovuto tenerne conto. I cosiddetti parametri  tecnico-scientifici sono unicamente una scelta politica che permette ad aziende ed imprese di continuare ad arricchirsi a spese del territorio in cui sono insediate. Fissare limiti e livelli troppo severi, a tutela della salute dei cittadini, comprometterebbe il  business economico e i vari presidenti, consiglieri di amministrazione, consiglieri delegati, direttori generali ecc. verrebbero cacciati in fretta e furia dai loro azionisti imbufaliti, magari con liquidazioni milionarie scandalose come quella del banchiere Geronzi, ma comunque cacciati.

Se Sandro Sozzani, e Sandro è un uomo d’onore, dichiara sulla stampa che:” HANNO UCCISO IL FIUME…L’ADDA IN ALTA VALLE E’ MORTA, CI VORRANNO TRENT’ ANNI PER TORNARE ALLE CONDIZIONI DI PARTENZA. PRATICAMENTE NON ABBIAMO PIU’ UN FIUME, MA UN CANALE DI SCOLO DI A2A.” c’è poco da stare allegri. Tragicomica ironia, solo alcuni giorni prima sulla stampa un gongolante Zuccoli dichiarava che l’A2A chiude il 2010 con 308 milioni di profitti, il 385% in più rispetto al 2009, probabilmente  sarebbero bastate poche briciole per evitare di ridurre l’Adda in simili condizioni miserevoli.In merito alla svaso di Cancano forse non è sufficiente  un esposto… ma non è certo il WWF che deve insegnare il suo mestiere all’Unione Pesca Sportiva.

William  Vaninetti Presidente WWF Valtellina Valchiavenna

legambiente bormio



16/04/2011, 16:58
ORIGINE DEL PROBLEMA

Foto 1: Torrente Braulio, acqua velata dal disgelo.

Foto 2: Torrente Adda, fango.

Foto 3: Confluenza del Braulio nell’Adda. La differenza è evidente.

Foto 4: Quando l’acqua rallenta, deposita il limo, che soffoca le forme viventi.



legambiente bormio



13/04/2011, 10:23
FANGO a Premadio (Valdidentro)

Senza parole. Senza vita.   

(foto Associazione Pescatori Alta Valtellina)

 



legambiente bormio



12/04/2011, 10:07
LA DIFFERENZA

In Valtellina scorre un fiume FANGOSO
mentre, nello stesso momento,
in Valchiavenna scorre un fiume PULITO.

DOMANDATI PERCHE’ !!


legambiente bormio



11/04/2011, 11:46
Il fiume Adda a Tirano

Il colore dell’acqua del fiume Adda oggi, lunedì 11 aprile, a Tirano. 

legambiente bormio



10/04/2011, 15:33
IRONIA DELLA SORTE

Cento chilometri più a valle.

Ironia della sorte: ZONA NO-KILL !!

Ci sarà ancora qualcosa da uccidere? 

legambiente bormio



09/04/2011, 14:38
Se c’è responsabilità è un reato

Se c’è responsabilità umana è reato deteriorare l’ambiente.

Questo è ciò che pubblica il Corriere della Sera dell'8 aprile 2011, che annuncia l’adozione dell’obbligo imposto dalla UE di <<incriminare comportamenti fortemente pericolosi per l’ambiente>>.

Inoltre <<è punita la condotta di chi distrugge o deteriora un habitat all’interno di un sito protetto>>
(chissà perchè solo siti protetti, ma iniziamo pure da questi !).

Si introduce pure la responsabilità delle persone giuridiche.

NE VEDREMO DELLE BELLE ! ;-)

 

legambiente bormio



09/04/2011, 09:16
Indecenze

Anche a Tirano l’acqua ha questo aspetto. Indecente come la natura venga violentata in nome del profitto. 

Sul ponte del fiume Adda ci sono molti spettatori allibiti. Ma non c’è un altro modo per garantire maggiore tutela ambientale? 

legambiente bormio