GIRO D'ITALIA: la Valtellina enfatizza l?emozione
GIRO D'ITALIA: la Valtellina enfatizza l’emozione

163 televisioni di cinque continenti; 300 milioni di spettatori incollati allo schermo per il Giro d’Italia 2010, il giro più faticoso nel Paese più bello del mondo. "Noi di Rcs cerchiamo l’internazionalità e l’eccellenza". Le parole di Angelo Zomegnan, direttore del Giro d’Italia, pronunciate venerdì 26 marzo hanno fatto eco nella conferenza stampa di questa mattina a Bormio per presentare le tappe. "La Valtellina e il Giro, un amore infinito", ha esordito Gigi Negri del Consorzio Turistico Provinciale. Presente l’olimpionica Arianna Fontana, che farà da testimonial alla Valtellina per l’evento. 

"Il Giro torna sui suoi passi", sui passi mitici del ciclismo, ovvero il Gavia e il Mortirolo. Dal 2004 avviene ogni anno, le due tappe Brescia - Aprica e Bormio Tonale saranno decisive per la vittoria finale della corsa rosa, come ha enfatizzato il sindaco di Aprica Carla Cioccarelli "sono quelle che faranno il campione". 

Un evento atteso per il quale "speriamo di essere all’altezza", ha dichiarato il sindaco di Bormio Elisabetta Ferro Tradati, ma rassicura Paola Bormolini, Presidente del Consorzio Turistico Provinciale "saremo molto bravi, lo abbiamo già dimostrato in termini di ospitalità", che ha continuato: "Il Giro è un momento in cui il nostro sistema si mette in vetrina, una vetrina che si potrebbe sfruttare di più, saremo presenti anche in Olanda". Il testimonial dell’offerta turistica tout court sarà La Gazzattina, testimonial di tutte le attività del Consorzio e degli operatori turistici privati, del territorio insomma, 32 pagine per promuovere la Valtellina. 

Il Venerdì 28 e sabato 29 maggio la Valtellina sarà sotto i riflettori; il Giro parte dalla provincia di Brescia il venerdì, i ciclisti percorrono la Valcamonica fino a Edolo e da qui la salita verso verso Aprica, 15 chilometri con pendenza media, poi si scende e c’è la salita di Santa Cristina, 11 chilometri con pendenze fino al 14% e giù, fino a Tirano per poi risalire da Mazzo di Valtellina al passo del Mortirolo, 13 chilometri, 10,3% di pendenza media e strappi che sfiorano il 20%. Dal Mortirolo, dove verrà posizionato un maxi schermo, si scende a Edolo e si chiude con la salita che porta all’Aprica. 195 chilometri e 3 gran premi della montagna.

Sabato protagoniste ancora le grandi salite: si parte dai 1225 metri di Bormio e via in discesa verso Tirano, a quota 440, poi i ciclisti percorreranno la Valposchiavo e la salita della strada del Bernina affiancando per lunghi tratti la linea ferroviaria, un omaggio al Giubileo del Trenino Rosso, e su fino ai 2315 del Passo Forcola, per poi scendere a Livigno e subito un’altra salita ai 2211 del Passo d’Eira, giù e su ad arrampicare fino ai 2618 m del Passo del Foscagno e finalmente la discesa fino a Bormio. Ma le fatiche dei corridori non sono finite, ad attenderli c’è la Cima Coppi, quei 2618 m del Passo Gavia, e via, verso la chiusura della Tappa al Passo del Tonale passando per Ponte di Legno. Erano presenti anche gli amministratori bresciani alla conferenza stampa di questa mattina a Bormio, e il primo cittadino Tradati: "Speriamo che dalle nostre montagne emerga il nostro campione". Il parterre di amministratori valtellinesi era al completo e le parole dell’Assessore Provinciale allo Sport e al Turismo Alberto Pasina ha fatto sintesi: "E’ un eventi sentito dal territorio, nel corso del passaggio del Giro prenderanno vita diversi eventi finalizzati alla promozione della Valtellina, per esempio Expo Alps a Livigno e Cantine Aperte, ma la vera novità sarà "scopri i Parchi con il Giro d’Italia", occorre offrire un prodotto turistico sotto il profilo della sostenibilità ambientale". L’edizione 2010 della corsa rosa vede interessati ben 17 comuni valtellinesi.

 

Giro d'Italia a Bormio www.giro.bormio.it


Data: 23/04/2010
 
23/04/2010, 13:38
Evento di importanza mondiale

Dino Negri, assessore al Turismo della Comunità Montana di Tirano, ha enfatizzato l’importanza del gemellaggio tra il Comune di Mazzo di Valtellina e quello di  Riosa, nella comunità autonoma delle Asturie, in ragione delle due salite mitiche presenti sul territorio: la Vuelta Ciclista a España e il Giro d’Italia sono più vicine grazie alla complessità tecnica che caratterizza le salite più dure in montagna: il Passo del Mortirolo e l’Angliru.  "Una manifestazione che ha bisogno di tutti - ha aggiunto Negri -. Il gemellaggio rende internazionale l’evento", parole ripetute da Pasina, che però non ha mancato di toccare un tasto doloroso per il Giro d’Italia, l’unico rischio". Ma Stefano Allocchio, Direttore Corsa RCS Sport, lo ha rassicurato, davanti a Prefetto e Questore: "Noi stiamo da sempre combattendo il doping, sarà il Giro più testato quello di quest’anno, con controlli molto superiori e quattro medici al seguito, tre in più dello scorso anno, per avere lo sport più pulito in assoluto". Lo stesso Allocchio rende noto che anche sotto il profilo di promozione del territorio quest’anno punterà a evidenziare le bellezze italiane: "L’impegno della Rai in Valtellina è quello di mettere in onda 10 ore di trasmissione, con il supporto di quattro elicotteri, uno dei quali solo per riprendere il territorio". E anche lui, ex ciclista, ricorda bene le mitiche salite valtellinesi, fatte di fatica vera: "Qui si decide il Giro, in queste due tappe". Molte le novità valtellinesi correlate alla corsa rosa, alcune ancora tenute nascoste. Una è emersa questa mattina: l’opera dello scultore di montagna Guglielmo Bertarelli "el duca", autore della "Madonna delle Vette patrona dei ciclisti", al Passo Gavia, che quest’anno potrà essere ammirata dai girini e da milioni di spettatori e che è impressa sulla targa in alluminio argentato donata alle autorità.

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Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021