Gli IMPIANTI DI RISALITA e la SPERIMENTAZIONE GESTIONALE
Gli IMPIANTI DI RISALITA e la SPERIMENTAZIONE GESTIONALE

Ieri, martedì 5 aprile, in Aula consigliare Ugo Parolo, sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna e Macroregione alpina (Eusalp), ha risposto a un’interrogazione inerente l’attività del Gruppo di lavoro costituitosi lo scorso anno assieme alla Provincia di Sondrio per il rilancio degli impianti di risalita. Un tema caldo per la montagna lombarda, che vede nello sci un’importante ricchezza ma che allo stesso tempo vede gli impianti di risalita interessati da una situazione finanziaria al collasso. Parolo ha anche focalizzato l’attenzione su quello che lui ritiene un paradosso: “Le società degli impianti di risalita sostengono elevati costi energetici sia per il funzionamento degli impianti che per l’innevamento e sono costrette a pagare cara quella stessa energia che è prodotta attraverso lo sfruttamento delle risorse del loro stesso territorio. Regione Lombardia sta lavorando per risolvere questa difficile questione, ma solo un intervento diretto del Governo nazionale può cancellare definitivamente questa assurdità."

"Il Gruppo di lavoro ha già effettuato otto incontri che hanno prodotto un’accurata riflessione sul tema degli impianti di risalita, focalizzata su quattro linee: l’analisi della situazione finanziaria, economica e patrimoniale dei Comprensori Sciistici della Provincia di Sondrio, la definizione dell’indotto economico e sociale determinato dalla presenza degli impianti di risalita, l’inquadramento normativo e gli Aiuti di Stato e infine la prospettazione condizioni e fattori territoriali di sostenibilità e sviluppo atti a favorirne l’attuabilità". Ma non è tutto: "In particolare su quest’ultimo tema - ha spiegato il sottosegretario - sono state sviluppate alcune ipotesi innovative per definire un percorso che consenta un nuovo rilancio di queste infrastrutture che costituiscono la spina dorsale dei nostri territori montani".

Ci sono anche delle ipotesi operative per la prosecuzione del progetto, tra queste Parolo una possibilità, quella di “sviluppare un Business Plan relativo a un primo comprensorio, che consenta di valutare in modo specifico l’intervento patrimoniale necessario e la fattibilità dei soggetti da coinvolgere per una possibile sperimentazione gestionale. Nelle prossime settimane, a valle di alcune verifiche sui territori, si darà avvio a una prima sperimentazione in questa direzione".

 (Foto webcam Valtline, Santa Caterina Valfurva)


Data: 06/04/2016