Il PD in Regione Lombardia discute delle tasse sulle cave
Il PD in Regione Lombardia discute delle tasse sulle cave

Il tema dell’aumento delle tariffe dei diritti di escavazione nelle cave lombarde è stato affrontato oggi, mercoledì 6 aprile, in VI Commissione ambiente del Consiglio regionale della Lombardia.

“Abbiamo un’occasione importante – commentano Arianna Cavicchioli, Giuseppe Civati e Angelo Costanzo, consiglieri regionali del Pd –, la Lombardia deve diventare un modello ed essere la prima a dare l’esempio. Noi abbiamo sul nostro territorio molte cave, tant’è che presto dovremo discutere il piano cave in Consiglio regionale. E la nostra è una regione dove l’edilizia tira. Ma dobbiamo uscire da un dibattito scadente per affrontare in modo concreto e corretto, senza penalizzare il mercato, la questione”.

 

Quanto i cavatori devono versare annualmente agli enti pubblici come “tassa” sul fatto che scavano e guadagnano su terreno pubblico, ossia appartenente teoricamente a tutti? Le tariffe vengono spartite tra Comune, Provincia e Regione e l’ultimo aumento deciso dal Pirellone è del 2006, mentre il normale adeguamento Istat è fermo al 2008, a 0,44 euro al metro cubo e l’armonizzazione prevista è ottenuta dalla moltiplicazione della tariffa base del 2009 con l’inflazione riportata dall’Indice dei prezzi al consumo armonizzato e dovrebbe portare la tariffa a 0,46 euro massimo.

 

Il 2009 verrà adeguato o salterà e se le sanzioni pecuniarie sono state o meno adeguate? Si chiedono i consiglieri targati PD in Regione Lombardia: “La difesa dell’ambiente, del territorio, del suolo, dei beni comuni passa anche attraverso una cifra che rappresenta una valore giusto ed equo per un bene che è di tutti. Gli adeguamenti tariffari devono valere per le cave, come per la concessione per l’acqua minerale e per tutti quei beni verso cui l’opinione pubblica è attenta. Il Pd farà la propria proposta affinché ci sia una corretta quantificazione. Un po’ come è avvenuto per l’acqua minerale, appunto, che, su nostra proposta, ha praticamente raddoppiato la tariffa, pur stando entro una cifra che non penalizza certo i produttori”.

 

I criteri per l’aggiornamento della tariffa secondo il Pd: “Va tenuto conto del valore di utilizzo di una risorsa sempre più scarsa; del valore dell’impatto ambientale delle operazioni di escavazione; vanno compresi i costi per un adeguato sistema di controlli sulle escavazioni. Inoltre, la quota tariffaria, così come previsto dalla legge 14/1998, dovrà servire a coprire il finanziamento di iniziative di riequilibrio e recupero di aree, per la promozione dell’identità culturale e la valorizzazione delle preesistenze estrattive”.


Data: 06/04/2011