In gita per la prima volta a Roncaiola. Da Poschiavo...
In gita per la prima volta a Roncaiola. Da Poschiavo...

... Oddio, Roncaiola non è la torre Eiffel di Parigi, o il Colosseo a Roma, ma quando si tratta di una prima volta, è sempre una novità. Se poi ti capita a una certa età come nel mio caso, vale anche la pena soffermarsi un tantino. Non che non ne avessi sentito parlare. Forse più di quanto ho sentito parlare dei posti famosi soprannominati. - ho fatto la guerra - (come uso dire) a Tirano e quindi l’ho avuta a tiro d’occhio per tanti anni, quella specie di ballatoio lassù e non è mancata l’occasione di parlarne; fra contrabbando, ebrei  rifugiati, ecc….

Di  Roncaiola anche con riferimento ai vicini Baruffini, nominarli era all’ordine del giorno. Poi in questi giorni un gruppo di anziani, per di più donne, euforiche, come ragazzini in attesa di partire, aspettavano fuori dalla Casa Anziani di Poschiavo dove ( fronte alloggio io , e  mi sento dire: “Venga anche Lei con no” con l’entusiasmo di ragazzini pronti per la partenza a chissà dove. Andiamo a Roncaiöla. Per un attimo ho dovuto esistare. A Roncaiola? Cosa c’era di così entusiasmante da vedere? Ma si trattava, almeno nel mio caso, di una prima e allora perché non aderire all’invito?.

Ma di solito le gite che Franco, l’uomo della Casa Anziani di Poschiavo, presente dappertutto, quelle gite le fa dalle 14.30 in poi,  ogni venerdi e in quel caso, non erano che le 11.00. E il pranzo? dove? Bisogna avvisare per tempo in quei casi. Nessun problema, lassù è gia tutto organizzato e per di più offerto. Da chi? in questi, casi non si sa.

E allora avanti, si parte. I passeggeri erano piuttosto entusiasti e dimentichi degli acciacchi della loro età. Anche l’uomo in carrozzella che a dire il vero sembrava più ingombrante la carrozzella che lui. E avanti…la frontiera, Tirano e poi su, su. Di quella strada in mezzo alle vigne ho un ricordo di quando ragazzina impegnata a fare la baby-sitter , a Tirano, con  due ragazzini e la slitta in spalla salivamo per le scorciatoie delle vigne e giunti a una certa altezza, sulla strada , posata la slitta per terra, un bambino seduto dietro e una davanti e io in mezzo a guidare, scendevamo fino a Tirano. (Naturalmento allora non c’era il traffico delle macchine) chiusa la parentesi dei ricordi l’autista continuava imperterrito e con la sicurezza dell’esperto e a tempo stabilito, arrivammo alla meta.

 

Roncaiola vista da Tirano appare in pendenza, ma stare lassù si ha l’impressione che se ci si china appena, appena un poco più del necessario, si rotola giù con fermata a Tirano.

Ma nessun problema. Anche quegli anziani che sembrano fatichino a stare in piedi nei lucidissimi corridoi e atri della Casa dove abitano, a Poschiavo, non dimostravano eccessivi  problemi. Abbiamo faticato un poco a scendere il pur breve sentiero (naturalmente senza la carrozzella) ma poi ci siamo trovati in un caldo ambiente dove la collaboratrice  (Vittoria?) che ci ha preceduti con macchina propria, aveva sul fuoco gli spaghetti che poi ci furono serviti con un saporitissimo ragù seguito da dessert e dolci e il tutto innaffiato di buon vino.

 

Ma che bella gita! Valeva la pena partecipare. Morire senza vedere Roncaiola? Mai più. E poi vedere quegli anziani gioire come ragazzini della scuola, in gita è già una consolazione.


Data: 16/03/2012