la Democrazia Diretta
la Democrazia Diretta

Confrontate gli Statuti dei vostri Comuni, Comunità montane e Provincia per vedere cosa dicono riguardo all’ istituto del referendum. E’ solo di tipo “consultivo”.

 

Tu cittadino sei titolare di un potere esercitato da altri! Ma come?… L’art.1 della Costituzione afferma che “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Le forme previste sono due: 1.  Democrazia Rappresentativa – DR: l’espressione del Parlamento (art. 55 Cost.) e degli Enti Locali (artt.114 e seguenti della Costituzione) 2.  Democrazia Diretta – DD: l’espressione dei cittadini al di fuori delle rappresentanze elette (artt. 48, 56, 58, 50, 71, 75 e 138 Cost.) La vera democrazia si realizzerà solo con entrambe queste due forme: DR e DD. La sola DR è una falsa democrazia perché la sovranità in realtà appartiene a pochi. Quando la sovranità appartiene o è esercitata da pochi si può parlare solo di Oligarchia. Il popolo, in quanto sovrano, ha il diritto di esigere trasparenza, esercitare il controllo, e di scegliere quando delegare le decisioni alle rappresentanze elette e quando invece decidere da sé mediante strumenti di DD previsti dalla Costituzione. Il Parlamento ha il potere legislativo ma ha l’obbligo di rispettare ed attuare la Costituzione italiana (1) e non deve ostacolare gli strumenti di DD. Nota (1): La Costituzione recita testualmente all’Art. XVIII delle disposizioni finali: “La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello stato” La soluzione sta nel formare gruppi di cittadini consapevoli in ogni Comune d’Italia per sensibilizzare la cittadinanza prima e gli amministratori locali dopo sulla necessità di modificare gli Statuti ed i Regolamenti comunali che prevedano la partecipazione popolare come sancito da una legge esistente da 21 anni, ancora inapplicata e raggirata dagli amministratori eletti. Tale partecipazione deve prevedere efficaci strumenti di controllo e correttivi dell’operato degli amministratori eletti, ovvero di Democrazia Diretta, partendo appunto dai Comuni per giungere gradualmente alle Province, alle Regioni…” fonte: comitatocittadinodemocraziadiretta.blogspot

Data: 24/11/2011