La GALLE R IGHINI INCONR A RCHITETTURA
La GALLE R IGHINI INCONR A RCHITETTURA

ALCANTINO

GALLE R IGHINI

 

 

INCONTR A RCHITETTURA 

 

 

LUCIO SERINO

LE RAGIONI DELLA CONSERVAZIONE

 

GRAZIANO TOGNINI

UN’ARCHITETTURA DELLA MONTAGNA

 

 

 

          venerdi 8 GIUGNO 2012, ore 20.30

via Rasica – Madonna di Tirano

 

 

 

Si ringrazia per la collaborazione:

MUSEO ETNOGRAFICO TIRANESE 

PRO LOCO TIRANO

CONTI SERTOLI SALIS  –  Vini di Valtellina

 

Lucio Serino    si laurea nel 1974 al Politecnico di Milano, dopo una non breve esperienza quale capocantiere (Nuovo Seminario di Brescia) e lo svolgimento del servizio militare.

Dopo la laurea si dedica alla attività  professionale ed all’insegnamento di “Tecnologia delle costruzioni, e Costruzioni” presso l’Istituto tecnico per geometri di Brescia. 

Dal 1990 abbandona l’attività didattica dedicandosi in forma esclusiva alla professione di architetto, con particolare interesse al restauro architettonico, alla pianificazione urbanistica dei centri storici ed alle problematiche di conservazione del paesaggio.

In merito a tali argomenti ha scritto vari articoli e pubblicazioni, ed ha tenuto varie conferenze: da molti anni raccoglie notizie sugli architetti e capomastri bresciani, dalle origini della storia cittadina al XVIII° secolo, curando la redazione di note biografiche che sono pubblicate sul notiziario dell’Ordine degli architetti di Brescia.

Collabora, in qualità di cultore della materia, con il Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale della Università degli Studi di Brescia, ove tiene lezioni di lettura del paesaggio e di rilievo fotografico.

E’ stato consulente della provincia di Brescia per gli aspetti urbanistici ed ambientali del Piano Cave Provinciale, e per gli aspetti paesaggistici e monumentali in preparazione alla revisione del Piano Territoriale Coordinamento Provinciale.

Vive ed opera a Brescia, ove ha studio professionale unitamente al figlio Daniele, anch’egli architetto.

 

Graziano Tognini   Sondrio 1947. Ha compiuto gli studi universitari presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, laureandosi in composizione architettonica. Ha approfondito tale disciplina anche collaborando per quattro anni all’attività didattica dell’Istituto di composizione della falcoltà di Architettura milanese. Ma ha coltivato anche altri interessi disciplinari: la storia della architettura e la storia dell’arte contemporanea. 

La presenza in facoltà di docenti di notevole rilievo, quali Guido Canella, Aldo Rossi, Paolo Portoghesi, Virgilio Vercelloni (architetti progettisti, ma anche storici dell’architettura), Franco Russoli (critico d’arte contemporanea, ma allora anche Soprintendente a Brera), ha contribuito decisamente a questa formazione.

Ha iniziato l’attività professionale occupandosi di progettazione architettonica e di pianificazione urbanistica (soprattutto rivolta verso la tutela e la valorizzazione di centri e nuclei di antica formazione). 

In anni più recenti, si è dedicato in particolare al restauro di edifici o complessi, talvolta di notevole rilievo storico, architettonico ed anche artistico.   

Ha pubblicato scritti sui temi della pianificazione paesistica (con particolare attenzione agli aspetti culturali e formali del territorio). Ha trattato le problematiche del restauro, estendendole anche alla conservazione dell’architettura contemporanea. 

Anche le arti visive -pittura e scultura contemporanea - sono state oggetto dei suoi testi critici. Ha scritto soprattutto dell’arte dei pittori - o scultori - contemporanei più significativi che vivono - o sono vissuti - in Valtellina, in Valchiavenna, in Val Bregaglia. Spesso ha presentato le loro mostre personali, in taluni casi le loro prime personali. Ha commentato l’opera di maestri della pittura contemporanea che hanno intrecciato con la valle un legame intenso (Enrico Della Torre, ad esempio) o che per la valle hanno mutato la loro poetica (GianFilippo Usellini). Ha commentato mostre collettive particolarmente pregnanti che hanno riunito "presenze di valle" ad artisti, spesso, d’oltre frontiera. 

Graziano Tognini vive e lavora a Sondrio.

 

 

(Nella FOTO di Arcangelo Aquino uno scorcio di Savogno, Valchiavenna)


Data: 28/05/2012