LA SCELTA dei Barf? &
Friends
LA SCELTA dei Barfì &
Friends

Nella ricorrenza della giornata della Liberazione La compagnia teatrale Barfì &
Friends, in collaborazione con il Comune di Tirano presenta:



LA SCELTA


Commedia storico-dialettale in due atti



Scritta e diretta da Fulvio Schiano

(REPLICA GIOVEDI' 4 MAGGIO ALLE 20.30, Cinema Mignon, prenotazioni presso la libreria Il Mosaicodi Tirano) 


Data: 17/04/2017
 
28/04/2017, 09:01
Una commedia brillante

25 aprile 2017, giornata della commemorazione della Liberazione  dell’Italia: giorno dedicato alla memoria della nostra Storia. 

Di Méngu

Al cinema Mignon alle ore 20,30 è andata in scena  la brillante commedia “La Scelta” della compagnia teatrale Barfì & Friends. Tutto esaurito e c’era da aspettarselo da un regista quale il dott. Fulvio Schiano e dai bravi attori della compagnia. Dopo il saluto di Fabio Panzeri direttore di Tele Unica e del Prefetto di Sondrio dott. Giuseppe Mario Scalia, del Sindaco di Tirano, Franco Spada, un breve commento del regista Fulvio Schiano ha dato il via alla brillante e complessa commedia.

 “La Scelta”.  Una commedia di difficile  commento per i fatti storici narrati con l’ausilio di filmati d’epoca. Una rappresentazione che narra le vicende di tante famiglie italiane travolte dagli eventi storici peraltro ancora vivi nella memoria degli anziani, con il racconto delle fatiche e dei sacrifici , dei lutti dei loro padri e dei loro nonni.  Molto belle le scene, vivaci i colloqui parte in italiano e parte in dialetto tiranese . Superlativa la direzione e il testo di Fulvio Schiano.

La “Scelta”: una commedia che arricchisce il pensiero e l’animo umano e fa meditare sulle diverse scelte, sempre legittime, con vincitori e vinti, ma dettate da un ideale di vita, spinto  al sacrificio di se stessi. Scelte che al giorno d’oggi sembrano  sfumare tra interessi personali, cambi di “bandiera” e di opinioni, egoismi e cattive politiche anche con ideali democratici e non dittatoriali.

 

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

26/04/2017, 08:47
Liberi di scegliere?

Semplicemente meraviglioso. La narrazione storica lasciata ai documentari di “Luce” accompagnavano delicatamente la narrazione degli attori, ricca di sentimenti e umanità. La scelta, o forse non c’era scelta per chi era obbligato ad arruolarsi e partire per la guerra, per costruire un fantomatico “Impero”. Uomini contro uomini, rabbia e dolore e tanta morte. La guerra, “la civiltà non si costruisce con i cannoni”. Bravo il regista Fulvio Schiano, che ha saputo mettere in scena una pièce capace di rappresentare un periodo storico non facile da raccontare senza cadere in “revisionismi” non facili da digerire quando si guarda al passato.

Da “La scelta” scaturisce che la fame e la guerra creano sentimenti inumani; si sceglie di stare da una parte o dall’altra, con i fascisti o con i partigiani, verso il drammatico finale, ma da tutte e due le parti ci sono i buoni e i cattivi, e nessuno ne esce vincente. Liberi di scegliere, anche di ricostruire una nazione allo sfascio.

Sulla scena gli attori si muovevano perfettamente senza perdere una battuta, tutte al momento giusto, tutte graffianti. 

 



Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021