MARCO CONFORTOLA E L’ASCESA AL MONTE CONFINALE CON I BAMBINI
MARCO CONFORTOLA E L’ASCESA AL MONTE CONFINALE CON I BAMBINI

Date dell'evento:
11 Settembre 2010

Marco Confortola incontrerà domenica 12 settembre i bambini delle scuole della Valfurva e assieme saliranno in vetta al monte Confinale, a quota 3.370.

Una consuetudine per l’alpinista valtellinese, che con la sua associazione LO SPORT E’ VITA, nata per far comprendere alle nuove generazioni il valore educativo dello sport. 

 

La seconda domenica del mese di settembre di ogni anno Confortola vive questa giornata con i giovani, caratterizzata da divertimento, sport, golosità, solidarietà e sana passione per la montagna. 

“Dedico questa giornata al pilota Shoya Tomizawa”, dichiara Confortola, forte dell’appoggio di Creva, Rossi & Lersa, Level e del consorzio turistico Touristsport di Santa Caterina Valfurva e al supporto di Cai Valfurva, Soccorso Alpino di Santa Caterina e guide alpine Valfurva.

 

Ci si ritrova alle 6.30 presso le scuole di Sant’Antonio Valfurva e da qui si parte alla volta del Rifugio Albergo Ghiacciaio dei Forni per cominciare l’ascesa al Monte Confinale. 

Prelibatezze per il palato aspettano i bambini, che tornati a Santa Caterina potranno partecipare al Bull -Day e gustare un toro cotto alla brace su un grande spiedo. 

 

Confortola ha già in programma di ripartire per il K2 la prossima primavera, ma nel frattempo si muove sotto il segno della solidarietà: domenica saranno presenti CANCRO PRIMO AIUTO, che darà il via all’asta benefica della piccozza che ha accompagnato Marco in Himalaya e una delegazione dell’ospedale Bosisio Parini che distribuirà ai bambini un piccolo pensiero realizzato dai ragazzi disabili in cura al Centro. 

 

“Sarà una grande festa dedicata al grande, meraviglioso mondo dei bambini – afferma Marco Confortola -. Voglio che siano loro i veri protagonisti di questa giornata, che si divertano, che possano comprendere i grandi valori che la montagna sa trasmetterci. Ma voglio anche che tengano ben presente un concetto: nella vita non siamo tutti fortunati allo stesso modo. E i piccoli che domenica potranno accompagnarmi sulla cima del Confinale è giusto che sappiano che tanti loro coetanei sono invece costretti a restare a casa, magari in un letto di ospedale, per colpa di una malattia”.


Data: 09/09/2010
 
14/09/2010, 17:40
I BAMBINI DELLA VALFURVA IN VETTA CON CONFORTOLA

 

E’ soddisfatto Marco Confortola della giornata passata con i bambini: «Sono contento soprattutto di una cosa: sapere di aver fatto felici tantissimi “bocia” e di aver regalato loro una giornata di festa, nel nostro paradiso, sotto un sole stupendo e con la certezza che qualcosa, che sia un ricordo, un pensiero, un insegnamento o magari solo un sorriso, comunque dentro di loro resterà».

C’erano 160 persone, tra cui 80 bambini, in vetta al Monte Confinale con l’alpinista valtellinese, domenica 12 settembre. 

 


Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

10/09/2010, 17:46
Marco Confortola

Marco Confortola

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

10/09/2010, 16:18
SARA’ PRESENTE ANCHE LA FONDAZIONE CASSIN

Marco Confortola aveva la fotografia di Riccardo Cassin in tasca nella sua spedizione al Lhotse e non poteva mancare la Fondazione a lui intitolata domenica prossima (una giornata possibile anche grazie all’impegno della stessa). All’ascesa al Monte Confinale parteciperanno le sorelle Monica e Marta Cassin, figlie di Guido e nipoti di Riccardo.  Tutta la famiglia Cassin  è affezionata a Marco, anche Marta, che in comune con Marco ha anche una grande passione per la montagna e che ha scelto di seguire le orme di nonno Riccardo. Nel suo curriculum, pur così giovane, ci sono già alcune importanti ripetizioni di vie del grande “Ragno”: dalla Nord della Cima ovest di Lavaredo, completata solo poche settimane fa, allo Spigolo Giallo, sino al Pizzo Badile. 

“Nonno Riccardo amava i bambini, proprio come me - ricorda Confortola -. Anche in questo lui è stato un esempio. E visto che quella di domenica è una giornata pensata e organizzata appositamente per i più piccoli, è giusto e bellissimo che anche lui sia con noi. Un grazie di cuore, quindi, alla Fondazione: la loro amicizia per me è importantissima, perché contribuisce a farmi sentire vicino quello che per me è stato un grande maestro. Di alpinismo e di vita”. 

Il figlio del compianto “Ragno” di Lecco, uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi, parla del padre e del legame con Marco: “A mio padre Marco piaceva molto – ricorda Guido, presidente della Fondazione -. Lo trovava bello, pulito e alpinisticamente corretto, per cui tendeva a rivedersi in lui. Quel “Selvatico” gli ricordava se stesso da giovane, con la sua passione per la montagna vissuta a 360 gradi: non solo come alpinismo, ma anche come amore per la natura e legame con la propria terra”. 

“Marco per noi è un grande amico, una persona speciale – spiega Monica -, ed è questo il motivo per cui non abbiamo esitato a prendere parte all’evento come Fondazione. Anche le mie bambine Chiara e Carola, di 7 e 9 anni, gli vogliono molto bene: in lui vedono l’”eroe giovane”, esattamente come Riccardo era l’”eroe nonno” e questo spiega la grande simpatia che li lega. Vederli insieme, poi, è uno spasso: Marco ama i bambini e le mie bimbe adorano saltargli sulle spalle e giocare con lui”. 

 

(Foto fondazionecassin)

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021