?Province: il Governo ci ripensa? La confusione impera?

... Questo il titolo dell’articolo pubblicato da Luigi Oliveri - docente di Diritto Amministrativo - sul quotidiano giuridico online “leggioggi”. Un articolo interessante, a mio parere. Voglio proporre ai lettori uno stralcio dello stesso...

 

Tre mesi dopo la manovra “salva-Italia” il Governo pare accorgersi che il livello di governo intermedio è necessario ed è comune alla maggior parte dei paesi europei

 

L’intervista sul futuro delle province rilasciata a Il Messaggero lo scorso 5 marzo dal Ministro della Funzione Pubblica lascia, a dire poco, sconcertati.

Da una parte, le dichiarazioni di Patroni Griffi lasciano trasparire che il Governo si sia reso conto di aver sbagliato radicalmente le scelte compiute con l’articolo 23, commi 14-20, del d.l. 201/2011, convertito in legge 214/2011. Ciò traspare chiaramente dalle parole del Ministro: “…tra Comuni e Regioni è ragionevole un livello intermedio per funzioni di area vasta…” e “Asciughiamo i costi, snelliamo la classe politica locale e rivitalizziamo l’amministrazione italiana ridefinendola su tre livelli, Comuni-Province-Regioni com’è nella maggior parte dei paesi europei”.

Dopo aver letto queste affermazioni, viene spontaneo strizzare gli occhi e rileggerle. E non si può fare a meno di chiedersi, se esse, come si deve ritenere, risultino rispecchiare la volontà del Governo, per quale ragione sia stata prevista la sostanziale abolizione delle province, col citato articolo 23 della legge 214/2011.

Il Ministro, in sostanza, con la sua intervista smentisce radicalmente l’intera strategia mossa fin qui dal Governo sulle province, che si reggeva sull’asserzione dell’inutilità di un ente intermedio tra comuni e regioni.

Esattamente all’opposto, tre mesi dopo la manovra “salva-Italia” il Governo pare accorgersi che, invece, il livello di governo intermedio è necessario ed è comune alla maggior parte dei paesi europei. In effetti, in Europa, solo Cipro, Città del Vaticano, San Marino, Lussemburgo e Liechtenstein non hanno province; perfino a Malta questo livello di governo è presente.

Indirettamente, l’intervista del titolare del dicastero di Palazzo Vidoni conferma l’impressione che si è sempre avuta: la normativa riguardante le province riversata nella manovra “salva-Italia”è stata soltanto il frutto frettoloso e avventato della campagna mediatica che ha preso di mira questi enti, sulla base dell’idea, inesatta, che dalla loro eliminazione deriverebbero 12 miliardi di euro di risparmi l’anno. E’ opportuno ricordare che la relazione tecnica allegata al decreto ha stimato i risparmi in eventuali 65 milioni (lo 0,54% di quello che la propaganda fa credere si possa risparmiare), nemmeno computati nei saldi finanziari derivanti dalla manovra. [...]


Data: 07/03/2012
 
14/03/2012, 18:13
non giova

penso che non giovi alla raccolta firme perchè c’è poca trasparenza in tutto ciò, e anche nella linea politico-istituzionale. Sia le persone sospettose che quelle abituate a pensare con la propria testa penso lo abbiano già notato. Tra l’altro ho scritto una mail certificata a Sertori, ancora senza risposta. Ecco il testo:

    Alla cortese attenzione del Presidente della Provincia di Sondrio

    sig. Massimo Sertori

    In merito alla raccolta firme per “salvare la Provincia”, vorrei esprimere il mio punto di vista di semplice cittadino firmatario.

    Molti cittadini che hanno aderito con la firma, a mio parere, hanno si firmato per “salvare ” la Provincia , ma anche per partecipare ad un processo e a un progetto di revisione istituzionale e di valorizzazione intelligente del territorio, al di sopra di ogni schieramento partitico. Per questo motivo penso che, per iniziare questo processo in modo corretto, anche una rappresentanza di cittadini  firmatari (scelti con modalità da definire) dovrebbe essere invitata a far parte di un eventuale tavolo istituzionale allargato, da molte parti invocato. Inoltre penso che questa rappresentanza dovrebbe essere invitata anche a  partecipare all’incontro quando arriverà una “delegazione della commissione Affari Costituzionali per illustrare le ragioni della  raccolta firme”.

    In attesa di conoscere il suo parere in proposito, saluto cordialmente.

    Luca Vitali ( semplice cittadino) – Delebio

 

 

lucavi


Autore dal
16/09/2011

14/03/2012, 18:05
In effetti...

In effetti non si sa ancora quali e quanti comuni hanno deliberato in favore dello status... Forse questo può rafforzare la raccolta firme?
cristina culanti


Autore dal
16/09/2011

14/03/2012, 15:22
come è andata a finire per lo ” Status montano”?

come è andata a finire per lo ” Status montano”?

 

I lettori più attenti alle problematiche istituzionali della provincia di Sondrio non si saranno certo dimenticati che, prima che la petizione per il “salvataggio della Provincia” monopolizzasse il dibattito, nell’ottobre scorso grande attenzione era stata riservata al dibattito sul “riconoscimento dello status di territorio montano”. Nell’ allegato B della deliberazione del Consiglio Provinciale di Sondrio n.54 del 19 ottobre 2011 ( proposta del presidente Sertori sul riconoscimento dello status di territorio interamente montano della provincia di Sondrio) si delibera di “di invitare i Comuni della provincia di Sondrio ad approvare, nei loro rispettivi consigli, il medesimo testo della presente deliberazione e successivamente a trasmetterlo all’amministrazione provinciale di Sondrio…”

 

 

 Sembra che, a quasi 5 mesi di distanza, il risultato di questo iter non sia stato pubblicizzato da chi di dovere sulla stampa locale. Come mai? Sarebbe interessante e corretto che la Provincia informi sui risultati sinora ottenuti. Comune per Comune, quanti Consigli Comunali hanno messo questo argomento all’ordine del giorno e quanti lo hanno approvato? La delibera parla giustamente di  consigli comunali (organi collegiali rappresentativi di un dato Comune) e non di prese di posizione di Sindaci o di giunte. Quindi atti scritti e pubblici, che possono e devono essere rintracciati sull’Albo Pretorio online di ogni Comune. Ebbene: facendo una  ricerca  sull’Albo Pretorio non mi sembra di aver visto molte deliberazioni dei Consigli Comunali che trattassero e che approvassero tale documento.

 

 

Da qui nasce la mia curiosità di cittadino di conoscere  i dati  reali. Ora toccherebbe  all’ Ente Provincia fare la sua parte, rispondendo pubblicamente alla mia domanda, che penso non possa interferire con il senso e i risultati della campagna di raccolta firme in atto. Anche perché  se verrà “salvata la Provincia” l’obiettivo successivo, da parte di chi amministra attualmente l’Ente, dovrebbe essere il riconoscimento del suo status di territorio interamente montano. O mi sbaglio?

lucavi


Autore dal
16/09/2011

08/03/2012, 08:16
area vasta

L’ articolo 23 del decreto “Salvaitalia” non abolisce l’ Ente Provincia e non ne cambia i confini territoriali,  ma svuota l’Ente del suo significato politico, trasformandolo in Ente di secondo livello e trasferendo inoltre le competenze  e le risorse ai Comuni e alla Regione. Per questi motivi l ’UPI ha presentato una controproposta alternativa all’articolo 23 del decreto Salvaitalia.

I punti importanti sono:

1  Ciascuna  provincia  deve  avere  una  dimensione  adeguata  dal  punto  di  vista demografico,  territoriale ed  economico, per  l’esercizio  delle  funzioni  fondamentali  previste dalla Legge sul federalismo fiscale.

2  Per razionalizzare le circoscrizioni territoriali, lo Stato e le Regioni a Statuto speciale procedono  alla riduzione  del  numero  delle  Province  e  alla  ridefinizione  delle circoscrizioni  provinciali,  anche  in  conseguenza  dell’istituzione  delle  città metropolitane.

 

Anche Il DDL Costituzionale sulla eliminazione degli Enti Intermedi  prevede che la Regione crei delle zone cosiddette di "area vasta", che costituirebbero un Ente Intermedio. Forse il ministro si riferisce a queste zone?

Sia in questo caso, che nella proposta dell’UPI, non è detto che la provincia di Sondrio possa mantenere la fisionomia territoriale odierna.

Speriamo intanto in una ottima campagna di raccolta firme.

lucavi


Autore dal
16/09/2011