Referendum: la scheda agli italiani all’estero NON vidimata
Referendum: la scheda agli italiani all’estero NON vidimata

Nelle disposizioni degli uffici elettorali una cosa è chiara: all’elettore che riconsegna una scheda non autenticata il voto viene annullato. Eh sì perché potrebbe essersi portato quella scheda dall’esterno, quindi il presidente di seggio la deve mettere in una apposita busta e non riammettere l’elettore al voto, annotando il comportamento tenuto accanto al nome del votante. Non si capisce perché questo vale in un seggio elettorale ma non per gli italiani che votano all’estero “PER POSTA”: ricevono la scheda NON VIDIMATA, attraverso posta ordinaria, “in una busta piccola la scheda e in più inserita in una busta grande con solo un tagliando con il mio nome e il numero di elettore!”, conferma una cittadina italiana residente in Valposchiavo, che si chiede “quindi immagino che il nostro voto non abbia più molto senso”…

In effetti, la scheda torna in Italia via posta ordinaria, potrebbe essere tranquillamente scambiata? oppure perdersi? finire chissà dove?


Data: 20/11/2016
 
23/11/2016, 15:03
E’ tutto legale ma...

La nostra lettrice afferma di aver ricevuto 2 schede a suo nome e ci ride su, ricordando anche le tante lettere che le sono arrivate da Renzi: “Io personalmente ne ho due.e faccio?una per posta è una in seggio??” E un’altra testimonianza dalla Nuova Zelanda: Neanche l’Ambasciata italiana in Nuova Zelanda funziona: mi sono arrivate 2 schede elettorali e 2 certificati elettorali a mio nome (con due numeri di iscrizione diversi tra l’altro) ... Vuol dire che il mio voto vale doppio?”

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021