Riapertura non significa RIPRESA
Riapertura non significa RIPRESA

La responsabilità degli artigiani non è stata ripagata, onoriamo gli impegni e sosteniamo l’economia del territorio 

di Gionni Gritti*

Nelle prossime ore le autorità decideranno alcune parziali riaperture che con tutta probabilità non coinvolgeranno - se non in minima parte - il tessuto imprenditoriale artigiano. Per queste sarà necessario attendere con tutta probabilità, i primi giorni del mese di maggio. Come Confartigianato abbiamo tenuto fin dall’inizio ormai un mese fa’, una linea coerente e di rigore sia sui tavoli regionali sia su quelli nazionali. La linea è sempre stata di dare priorità alla salute convinti che non c’era posizione diversa sotto il profilo etico e di valore; ci siamo distinti in tal senso rispetto ad altre legittime sensibilità. Certo confidavamo in una risposta ben diversa dalle autorità pubbliche sul piano del supporto alle micro imprese. 

L’auspicio è che vi fossero interventi più diretti per fronteggiare la prevedibile grave crisi di liquidità e un reale sostegno al reddito d’impresa e personale. Ad oggi così non è stato. Con le sole forze interne molte imprese chiuderanno e non voglio fare stime oggi per non sbagliare per difetto. E ai primi di maggio per dirla con uno slogan la “Riapertura non sarà una ripresa”. E sarà così finché dureranno le limitazioni alla mobilità e non si tornerà alla vita quotidiana. Nei giorni scorsi come associazione abbiamo rivolto un invito a tutti gli attori economici i affinché onorino gli impegni assunti verso i fornitori, i dipendenti e i clienti. Questa è una scelta necessaria per evitare che nel sistema si inneschi un “corto circuito” di mancati pagamenti; se così non fosse a farne le spese saranno le piccole imprese. 

Nessuna azienda può e deve fare da “banca” alle altre. Un’altra convinzione si è riaffermata al nostro interno; ci battiamo da tempo per una valorizzazione della filiera corta e delle imprese del territorio. Oggi più che mai e soprattutto in questo scenario questo nostro messaggio va sostenuto e se possibile rafforzato. Ai consumatori diciamo di rivolgersi agli operatori locali, alle botteghe di paese e agli artigiani del territorio; in questi giorni di ulteriore forzata chiusura e ancor più quando vi sarà la lenta fase di riapertura. 

*Presidente Confartigianato Sondrio


Data: 10/04/2020