Seconda fermata del TRENINO ROSSO: un successo
Seconda fermata del TRENINO ROSSO: un successo

Tirano ha indossato l’abito rosso più bello per presentarsi con eleganza alla seconda fermata del Trenino Rosso. Una fermata che ha colto nel segno e che ha visto in prima fila le autorità valtellinesi e del Cantone dei Grigioni ma soprattutto della gente, delle persone che hanno animato il comune aduano fino a questa sera. Una grande festa dedicata al Trenino del Bernina ma anche al bellissimo comune di Tirano, onorato da artisti e da belle cose, sotto gli occhi di tutti. C’era anche il grande economista Alberto Quadrio Curzio, preside della facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Alla sua Tirano ci tiene, ha aperto le porte del suo Palazzo per una mostra fotografica a cura della Fondazione Cariplo che era un tuffo nel passato e ricalcava le fatiche di ci ha permesso di essere qui oggi: "Straordinario questo progresso, son passati 100 anni nel lavoro nella perseveranza e nella parsimonia, il benessere non è assicurato per sempre, il benessere non è un bene materiale, è il benessere collettivo, è il rispetto reciproco, un sentimento di reciproco rispetto e un sentimento di comunità e affetto". Il Centenario della linea del Bernina, l’8 e 9 maggio ha segnato un primo step per quello che Cassiano Luminati, presidente dell’Ente Turistico Valposchiavo e candidato alla presidenza della Regione Valposchiavo vede positivo: "Valtellina e Valle di Poschiavo  stanno seguendo i trend turistici, ce la possono fare, perché hanno molte potenzialità". Il presidente del Credito Valtellinese Giovanni De Censi: "Da tanto vado in treno, vedo i collegamenti storici con l’Engadina ringrazio di avere avuto questo invito dalla Ferrovia Retica, da tanti anni abbiamo collegamenti anche commerciali", locomotive descritte da Miro Fiordi "dell’economia". Sabato c’erano tutti, da Fiorello Provera, europarlamentare, a Benedetto Della Vedova, Pdl, fino a Roberto Baitieri, Ugo Parolo, i sindaci del Terziere Superiore, capitanati dal presidente della Comunità Montana di Tirano Franco Imperial, al presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori e tutti i componenti della giunta del Comune di Tirano. "Siamo sulla strada giusta - l’assessore al Turismo Stefania Stoppani -. Queste giornate sono frutto di un lavoro di gruppo che ha portato risultati importanti, una sinergia pubblico-privato che ha portato a un magnifico risultato". Jürg Spillmann, Presidente del Consiglio d’Amministrazione  delle Ferrovie delle Ferrovie Retiche RhB, ha scoperto il monumento dedicato a a un’altra porta per Tirano quella del Bernina. Ma prima c’è stata l’inaugurazione del Monumento "BENE AVRAI", dell’artista Michele Falciani, nel giardino in prossimità della Basilica di Madonna di Tirano. Un applauso all’arte e alla storia quella che ha preso vita a Tirano l’8 e 9 maggio. Un applauso forte, che avrà una cassa di risonanza nel futuro prossimo. Perché se il sogno del Presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori è avere una ferrovia italiana come quella svizzera, e un sogno per un valtellinese significa concretezza, c’è da giurarci che la presenza della dirigenza delle Ferrovie Nord a qualcosa porta. Italia e Svizzera, assieme. O meglio Valposchiavo e Valtellina, due terre divise solo da un confine? Forse. Unite in questi due giorni, sicuro. I bambini di Brusio (Valposchiavo) e Tirano hanno inaugurato la Via Albula - Bernina, le nuove generazioni c’erano e le vecchie accettano una sfida che a livello turistico sono importanti. Un Treno può dare voglia di guardare al futuro con 100 anni di storia alle spalle. Il signore in rosso, frutto delle fatiche "di tanti operai valtellinesi". come ha rimarcato Franco Imperial nel suo discorso. Auguri trenino Rosso, festeggiato anche dal grande Francesco De Gregori, al Viadotto di Brusio, che "ha cantato per un treno", grande spettacolo, e oggi amato dall’arte e dalle persone. E grandi i nuovi convogli elettrici, da Allegra a Giovanni Segantini.


Data: 09/05/2010
 
10/05/2010, 08:01
Il discorso del sindaco di Tirano Del Simone

"Tirano è un crocevia al centro delle Alpi reso famoso dalla Basilica eretta dal Comune sul luogo in cui i tiranesi, oltre 500 anni or sono, credettero apparsa la Madonna.

Le prospettive di sviluppo economico della città e della sua zona sono oggi legate al turismo culturale e religioso, ma fortemente condizionate dalla funzionalità della viabilità stradale e ferroviaria. La nostra forza “contrattuale” per ottenerla è insufficiente, se non vi concorrerà una particolare sensibilità dei governanti.

Il “Trenino rosso del Bernina” è una grande opportunità, per la Valtellina, per la Lombardia per la Nazione: va colta, sentiamo di averne il diritto e il dovere.

Ecco perché, come ho scritto nel bollettino di Poste Italiane che annuncia l’emissione del francobollo commemorativo della ferrovia retica e del suo ingresso del patrimonio dell’Umanità, oggi festeggiamo guardando al futuro. Un futuro che, come suggerisce l’illustre concittadino Alberto Quadrio Curzio, noto economista e vicepresidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, è legato ad un rapido adeguamento dei trasporti ferroviari della linea Tirano-Milano non meno che a quelli stradali.

Convinti come siamo che questo non sia un problema solo di Tirano e sollevati dalla condivisione che sentiamo su questa convinzione ai vari livelli amministrativi locali, ci sentiamo di sperare e di invitare a farlo, assicurando tutto il nostro impegno e la nostra dedizione".








Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021