Si pu? fare, con la COOPERATIVA dei Barf? & Friends

Momenti di riflessione ieri mattina per i ragazzi delle ultime classi dell’Istituto Pinchetti di Tirano. Sul palco del cinema Mignon i Barfì & Friends, con lo spettacolo teatrale LA COOPERATIVA, ispirato al film SI PUÒ FARE  (Rizzoli Film - soggetto e sceneggiatura di Fabio Bonifacci, coautore e regista Giulio Manfredonia, interpretato nel 2008 da Claudio Bisio).

 

Ne hanno fatto di percorso in chiave artistica gli attori della compagnia teatrale Barfì & Friends (il regista è Fulvio Schiano) e si vede chiaramente in questa pièce: sul palco non sembravano affatto attori dilettanti, sono stati capaci di trascinare un pubblico non facile, i ragazzi, in una storia a tratti commovente e a tratti di un realismo disarmante. Loro erano lì, interpretavano delle persone psicologicamente malate. Erano lì e sembrava davvero di assistere a una storia che insegna che nella vita è facile lasciarsi andare ai luoghi comuni, arrendersi ad una condizione umana difficile da cambiare. Siamo nella relazione, il nostro essere sembra conformarsi ad un insieme di cose che inevitabilmente ci condizionano, come quella mamma che sul palco esortava il figlio a lasciar perdere, perché tanto una famiglia non l’avrebbe mai avuta. Ma lui era innamorato, ora lavorava, però quelle voci reali lo hanno bloccato. Siamo nella relazione, sì, ma cambiare noi stessi è sempre, o quasi, possibile...


Data: 26/02/2012
 
26/02/2012, 09:53
Roberto Ferrara

Al termine dello spettacolo, lo psichiatra Roberto Ferrara e la psicologa Ivonne Biscotti hanno risposto alle domande dei ragazzi...

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

26/02/2012, 09:33
L’arrivo del nuovo direttore...

“Purtroppo la pazzia non guarisce per legge...”, afferma il presidente della Cooperativa all’inizio della storia... e come ha affermato lo psichiatra Roberto Ferrara, dirigente del dipartimento di salute mentale dell’Azienda Ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna, rispondendo alle domande poste dai ragazzi, a volte essere troppo ottimisti nei riguardi dei malati psichici contraddistingue i primi anni di attività, poi si diventa più cauti.

 

 

 

 



Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021