SS 36: istituito il Tavolo istituzionale
SS 36: istituito il Tavolo istituzionale

Si è insediato ieri, martedì 16 luglio a Palazzo Lombardia il Tavolo istituzionale sulla SS 36, coordinato dall’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, con la presenza di Anas, Province, Comuni e Comunità montane che gravitano attorno a questa infrastruttura.

Come ha fatto notare Terzi “la Strada statale 36 è di competenza di Anas, quindi dello Stato, ma Regione Lombardia si fa parte attiva affinché vengano risolte una serie di criticità che penalizzano i cittadini". "Questo tavolo sarà uno strumento per sollecitare l’intervento dello Stato che, appunto, è il proprietario di questa arteria fondamentale e particolarmente congestionata. - Ha specificato l’assessore regionale - Non lasceremo soli i territori, anzi li supporteremo nell’interlocuzione con Anas, alla quale riconosco di essersi attivata negli ultimi mesi per porre rimedio ad alcune problematiche, ma certo occorre cambiare passo e mettere in campo azioni più incisive”. 

Un Tavolo istituzionale al quale faranno seguito altri 4 sotto tavoli, dopo l’estate, suddivisi per aree (Area Monza, Area Lecco, Area Lago di Como, Area Valchiavenna): la SS 36 è lunga 141 chilometri e interessa 43 Comuni, 5 Province, 4 Comunità montane.

La dichiarazione di Terzi: “Oggi abbiamo insediato il tavolo con una sorta di seduta plenaria, alla quale hanno partecipato le realtà istituzionali interessate da un’arteria che unisce l’hinterland di Milano all’estremo nord della Lombardia. Da qui partiranno 4 sotto tavoli, divisi per aree omogenee, che avranno il compito di contribuire a sviluppare le progettualità e stabilire l’ordine di priorità dei vari interventi per ogni singolo territorio. Alcune opere sono già state concluse, come il ponte di Annone Brianza, altre sono in fase progettuale, su altre ancora occorre appunto condividere un ordine di priorità. La SS 36, non dimentichiamolo, è decisiva anche in ottica Olimpiadi essendo l’arteria principale per l’accesso alla Provincia di Sondrio. Occorre intervenire sugli svincoli, sulla viabilità alternativa, sulla messa in sicurezza delle gallerie e sul tema del dissesto idrogeologico”.


Data: 17/07/2019