VICISSITUDINI IN CONSIGLIO PROVINCIALE
VICISSITUDINI IN  CONSIGLIO PROVINCIALE

Oggi, la Lega ha dato scacco al PDL. Ma sorprende il fatto che lo abbia fatto grazie a un uomo dello schieramento che ne è uscito dalla partita perdente. E’ successo questa mattina, in Consiglio provinciale, unico punto all’ordine del giorno l’elezione del presidente.

Che ci sia un gioco più grande, sotto, politicamente parlando, che mira a rovinare i rapporti tra i due schieramenti di maggioranza? Che ci sia qualcuno che vuole la crisi effettiva della Provincia di Sondrio? Perché così sarà, i numeri parlano chiaro, la maggioranza non regge senza i voti del PDL.

Bambini ha candidato un suo uomo, Pierpaolo Frate, quando, a seguito del ritiro della candidatura dello stesso Del Nero, lo schieramento del PDL aveva chiesto ancora tre giorni per decidere il candidato a presidente del Consiglio. 

Questa mattina il Consiglio provinciale era convocato solo per nominare il presidente, dopo 41 giorni dalla sfiducia allo stesso Del Nero. 

Pierpaolo Frate è stato votato dagli esponenti della Lega Nord e dalle minoranze consiliari, mentre gli altri consiglieri pidiellini hanno lasciato l’aula, visto che il presidente Sertori non ha accolto la richiesta di posticipare la seduta. 

Era palese la rottura all’interno del PDL, questa mattina; Frate non è stato individuato dai vertici del suo partito. 

Più che strana la situazione politica che si è venuta a creare. Ma allora, sorge un dubbio: i franchi tiratori, i quattro della maggioranza che avevano votato a favore della sfiducia a Del Nero, erano della Lega o del PDL? Una domanda che sorge spontanea, come sorge spontaneo chiedersi come un direttivo politico, sapendo che era all’ordine del giorno la nomina del nuovo presidente del consiglio, non abbia saputo formulare una proposta, chiedendo ancora tre giorni di tempo. 


Data: 10/03/2011
 
07/05/2011, 11:10
Il Tar boccia l’istanza del PDL pro Del Nero

di Irene Bertoletti*

 

Il TAR della Lombardia ha respinto ieri la richiesta di sospensiva della delibera di sfiducia al Consigliere del Nero e del conseguente annullamento di tutti gli atti successivi, compresa l’elezione del nuovo Presidente del Consiglio Provinciale, Pier Paolo Frate. 

Di fatto, come si legge nel dispositivo del decreto, non è stato ravvisato il pericolo di “danno grave imminente” visto che il Consigliere Del Nero aveva rifiutato, nella riunione di Consiglio del 10 marzo scorso, la nuova candidatura propostagli formalmente da PdL e Lega Nord. 

Pur non avendo, quindi, espresso alcuna valutazione di merito, il Collegio giudicante valuta la non sussistenza delle motivazioni addotte per la richiesta di concessione di un provvedimento di urgenza. 

Non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra soddisfazione per questa decisione, non foss’altro perché basata su considerazioni affini a quelle da noi espresse giorni fa. 

Peraltro osserviamo che questo pronunciamento, pur introducendo importanti 

elementi di chiarezza nella attuale attribuzione delle cariche in Consiglio Provinciale, non riduce – anzi, in qualche modo, aumenta – il grave problema politico nella maggioranza Lega Nord - PdL evidenziato dall’affaire Del Nero. 

Quando la politica si affida alle carte bollate decide di abdicare integralmente al proprio ruolo. Una tale decisione, da parte di pubblici amministratori, dovrebbe essere limitata a casi gravi oltreché rilevanti per il pubblico interesse, perché il successivo recupero dell’indispensabile autorevolezza potrebbe rivelarsi ostico, se non impossibile. 

Ci piacerebbe conoscere, magari in tempi brevi, come pensino ora di risolvere la questione gli abili strateghi del PdL, inventori di questo improvvido escamotage giudiziario. Intendono tornare al governo della Provincia o preferiscono continuare ad intestardirsi in difesa dell’indifendibile? Usque tandem...? La nostra scorta di pazienza è da tempo esaurita e riteniamo che parimenti lo sia quella del Presidente Sertori, cui però non è più consentito tergiversare. Deve assumere le decisioni che gli competono, in primis quella di ristabilire la normalità nella gestione amministrativa, chiarendo una 

volta per tutte i rapporti con i suoi alleati. Qualcuno dei quali dovrebbe iniziare a valutare l’opzione di “liberare il campo”, se non per dignità personale almeno per il bene dell’intera comunità, ad oggi platealmente misconosciuto… 

 

*Per i gruppi consiliari 

I Democratici Italia dei Valori, Sondrio Valtellina Valchiavenna Democratica 

Unione di Centro 

(Irene Bertoletti, Ferruccio Priuli, Alessandro Sozzani, Michele Aili)

Cristina Culanti


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27/10/2021

17/04/2011, 12:21
Intervento Zini, Segretario provinciale Lega Nord

“Il Presidente della Provincia Massimo Sertori è stato eletto con oltre 64.000 voti, ed è stato dunque legittimato dai Valtellinesi e dai Valchiavennaschi a governare. In questi anni Sertori ha dimostrato con i fatti l’efficacia della propria azione amministrativa e politica, lavorando intensamente per raggiungere risultati concreti e importanti per l’intera Valle. Lo dimostrano i fatti! Un atteggiamento, dunque, che conferma il valore tanto dell’uomo quanto dell’amministratore. Il mio partito, il partito del Presidente, sosterrà sempre Sertori che, grazie alla sua azione di governo e alla sua serietà nell’agire per il bene comune, ha riscosso e riscuote un grande consenso fra i cittadini, questo per la Lega Nord è motivo di grande soddisfazione e di orgoglio”.

 

Narciso Zini – Segretario provinciale Lega Nord

Cristina Culanti


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27/10/2021

16/04/2011, 09:13
Le minoranze: disarmante evoluzione kafkiana

(riceviamo e pubblichiamo il comunicato diramato dai Gruppi consiliari “I Democratici” - Italia dei Valori - Sondrio Valtellina Valchiavenna Democratica - UDC in merito alla decisione del TAR)

 

"Apprendiamo dagli uffici dell’Amministrazione Provinciale di Sondrio che il TAR della Lombardia ha concesso la sospensiva per la delibera che ha sancito il 27 gennaio scorso la sfiducia dell’allora Presidente del Consiglio Patrizio Del Nero, su ricorso – a firma dello stesso Del Nero e degli altri quattro consiglieri PdL “residui” – depositato in 

data 12 aprile. 

 

Molte le considerazioni in merito a questa ulteriore disarmante evoluzione kafkiana della vicenda relativa alla crisi politico-istituzionale in cui versa, da più di due mesi, la Provincia di Sondrio. 

 

Quando si ricorre alle “carte bollate” tra due alleati di governo, la politica può dichiararsi definitivamente morta. 

 

Cos’altro dovrà mai succedere per certificare come conclusa la stagione che ha visto Lega Nord e PdL alleati a Palazzo Muzio? 

Cosa riusciranno mai a produrre di concreto questi “pseudo-alleati”, nell’eventualità che il TAR dovesse dichiarare nulla la sfiducia a Del Nero, visto che ormai comunicano tramite avvocati? 

Ed in futuro, cosa ci potremo mai aspettare da una simile litigiosa confraternita? Che ciascuna parte, a turno, si riservi di ricorrere contro qualsiasi atto percepito come “indigesto”? 

 

Come potrebbe Del Nero tornare a ricoprire credibilmente la carica di Presidente di un Consiglio avverso le decisioni del quale è ricorso alla magistratura amministrativa? 

Corre l’obbligo di sottolineare che il disagio denunciato dalle minoranze nei confronti del Presidente del Consiglio, mediante la proposta di sfiducia, è stato condiviso e fatto proprio anche da una parte della maggioranza (Lega e PdL), come è emerso chiaramente nei giorni successivi. Non un gran viatico per tentare di ripristinare un 

clima di collaborazione costruttiva. 

 

Lo stesso Del Nero, d’altronde, oltre ad aver a suo tempo valutato, nella sua qualità di Presidente del Consiglio, ammissibile la mozione che ora, nel suo ricorso, definisce inconsistente e priva di fondamento, ha pomposamente dichiarato – non più tardi del 10 marzo scorso - di non essere più interessato a ricoprire tale carica,  avendo 

ricevuto un’interessante offerta di lavoro quale commentatore politico per una emittente televisiva locale. 

 

  

 

Ha, nel frattempo, cambiato idea? Non avrebbe allora fatto meglio, avendo avuto ben 40 giorni di tempo per riflettere sul da farsi, ad accettare la ricandidatura che gli era stata congiuntamente proposta dai gruppi consiliari di Lega Nord e PdL? O forse la sua rielezione non era poi così sicura come era stato, da più parti, ufficialmente dichiarato? 

 

Come gruppi di opposizione, nel rispetto del ruolo e dell’operato della Magistratura, non possiamo esimerci dal rilevare come non corrisponda a verità quanto affermato  nel ricorso, ovvero che la mozione del 27 gennaio non è stata preceduta da alcun rilievo circa la sua inadeguatezza al ruolo di Presidente del Consiglio e sarebbe dovuta 

a ragioni esclusivamente politiche.  

 

  

 

Infatti, già il 28 settembre 2010, era stata presentata dai gruppi di minoranza una mozione di censura per lo stesso Presidente del Consiglio, addebitandogli di non avere tutelato le minoranze, non aver rispettato né lo Statuto né tantomeno il Regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari, avendo fornito a Consiglieri e Commissioni indicazioni errate circa le procedure da adottare per l’erogazione dei finanziamenti richiesti da Enti ed associazioni. 

 

La mozione fu respinta, ma nel dibattito vennero dettagliatamente e chiaramente elencati limiti e mancanze della Presidenza del Consiglio con dichiarazioni risultanti dal verbale della seduta. 

 

Quanto alle censure di natura politica, peraltro eccepite anche dagli alleati della maggioranza con un “cartellino giallo” di diffida, erano da ritenersi aggiuntive rispetto a quelle di insufficienza e parzialità nell’esercizio dei compiti di Presidente. Poco rileva che la forma della delibera di sfiducia dell’operato di Del Nero possa ora essere messa 

in discussione. Resta la bocciatura del Presidente Del Nero da parte del Consiglio Provinciale. E resta il pesante giudizio sulla incapacità di questa maggioranza di amministrare la nostra Provincia. 

 

In attesa degli sviluppi e comunque fiduciosi nell’operato della Magistratura, che è bene chiarire come ad oggi nulla abbia deciso nel merito del ricorso, ribadiamo il nostro sconcerto ed il più profondo dissenso per il modo in cui i rappresentanti del PdL interpretano doveri e responsabilità di governo della provincia, trascurando gli interessi del territorio e dei suoi cittadini per difendere quelli del consigliere Patrizio Del Nero.  

 

 

 

  

 

 

  

 

 

  

 

Cristina Culanti


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27/10/2021

16/04/2011, 08:56
LA SENTENZA DEL TAR: DEL NERO TORNA AL SUO POSTO

Sembrava che Del Nero avesse rinunciato alla ri-candidatura a presidente del Consiglio provinciale, e in vece aveva fatto ricorso al Tar contro la sfiducia. 

In allegato la sentenza che dà ragione all’esponente del PDL e che annulla la delibera inerente la sfiducia. 


Cristina Culanti


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27/10/2021

09/04/2011, 16:46
Alcuni interrogativi

Le parole della pidiellina Daniela Santanché avevano fatto ben sperare: PDL e Lega correranno insieme per le amministrative di Bormio. 

La dichiarazione era stata fatta in occasione dell’inaugurazione di una nuova infrastruttura turistica a Bormio. 

Ma la Provincia di Sondrio continua nel suo impasse e la conferma arriva dalla vicecoordinatrice del PDL lombardo, che dice pronto il suo partito in Valtellina a sedere tra le fila della minoranza. 

PDL e Lega Nord al Governo sono uniti, come pure in Regione Lombardia i due partiti fanno parte della stessa coalizione di maggioranza. 

Come mai in Valtellina le cose vanno diversamente?

Un dubbio che sorge spontaneo, alla luce della presa di posizione del PDL dopo la sfiducia a Del Nero: nella seduta di Consiglio provinciale successiva, lo stesso partito non ha saputo proporre un nome da designare a presidente del Consiglio, così Frate è stato proposto e votato da tutti, tranne che dalla sua squadra (tranne Bambini, che lo ha proposto proprio per uscire dall’impasse). 

Ma cosa c’è dietro tutta questa faccenda? Giochi di potere che rischiano di far cadere la guida dell’ente provinciale. Giochi di potere focalizzati sui personalismi anziché sul bene del territorio? E se la Provincia di Sondrio dovesse andare a elezioni presto, Lega e PDL, senza Sertori candidato, andrebbero ancora a braccetto?

Cristina Culanti


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27/10/2021

08/04/2011, 09:28
Sertori: "Usciamo dall’impasse"

"Usciamo dall’impasse". Questo il messaggio che ieri ha lanciato il presidente della Provincia Massimo Sertori. Una conferenza stampa riunita per lanciare un appello al PDL, affinché faccia rientrare in Giunta i suoi 4 assessori. 

Il fine è uno: lavorare per il bene del territorio. Sertori guarda avanti e spera che entro il 20 aprile si possa giungere a una decisione. Se così non fosse, si troverà costretto a scegliere per la sua Giunta due nuovi assessori, per permettere alle Commissioni consiliari di lavorare per il territorio. La Giunta di Sertori, senza i quattro assessori dimissionari, si è riunita l’ultima volta il 25 marzo scorso.

Cristina Culanti


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27/10/2021

31/03/2011, 08:52
Provincia,

(Riceviamo e pubblichiamo la nota dei Gruppi consiliari  in Provincia di Sondrio de I Democratici, Italia dei Valori, Sondrio Valtellina Valchiavenna Democratica, UDC).

 

Il 10 marzo scorso, dopo aver sottolineato più volte pubblicamente l’assoluta necessità di superare l’impasse in cui versava l’Amministrazione Provinciale, i gruppi consiliari di minoranza hanno coerentemente votato Pier Paolo Frate presidente del Consiglio, tenendo fede a quanto dichiarato. 

 

L’iniziativa è stata unanimemente assunta nella convinzione di poter vedere finalmente superate divisioni e difficoltà che avevano paralizzato i lavori del Consiglio per più di quaranta giorni. 

 

Dopo ulteriori venti giorni perdura, invece, l’inattività delle Commissioni e non si hanno notizie circa i futuri impegni del Consiglio Provinciale. 

 

Il tutto a fronte di problematiche significative emerse nel frattempo ed alla luce delle notizie, apparse sugli organi di stampa locali, circa il mantenimento della  erogazione dell’indennità di carica ai quattro Assessori dimissionari, nonostante la loro totale assenza nella gestione dell’ordinaria amministrazione. 

 

Riteniamo che tutto questo porti un ulteriore grave danno al decoro ed alla autorevolezza dell’Istituzione Provincia. 

 

La politica vive anche di immagine e sicuramente lo spettacolo a cui stiamo assistendo non può che generare sconcerto ed indignazione in molti cittadini valtellinesi e valchiavennaschi. 

 

Ci rivolgiamo, quindi, alla Presidenza ed ai gruppi di maggioranza in Consiglio Provinciale affinché “battano un colpo” e decidano una volta per tutte il destino di questa amministrazione. Se sì è in condizione di continuare governare, si governi, altrimenti si torni a dare voce ai cittadini elettori, sicuramente in grado di giudicare in modo adeguato meriti e demeriti di tutti gli attori coinvolti in questa triste pagina della politica provinciale. 

Cristina Culanti


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27/10/2021

10/03/2011, 18:06
Sertori: Fondamentale analizzare i fatti

Riceviamo e pubblichiamo integralmente, vista la delicatezza dell’argomento, il comunicato stampa diramato dalla Provincia di Sondrio)

 

 

“E’ fondamentale che i fatti siano riportati nel dettaglio, ma soprattutto nella loro esatta successione e veridicità, se così non fosse, ogni altra considerazione risulterebbe falsata e strumentale. Credo, in veste di Presidente dell’Assemblea, di aver fatto tutto il possibile perché i lavori si svolgessero nel rispetto dell’Istituzione e con grande riguardo rispetto a quelle che sono state decisioni collegiali”. 

 

Questa la dichiarazione del Presidente della Provincia Massimo Sertori a distanza di qualche ora dalla conclusione della seduta del Consiglio Provinciale avente un solo punto all’ordine del giorno, ovvero la nomina del Presidente del Consiglio Provinciale. 

 

 

- i lavori iniziano regolarmente come da convocazione  

- il Presidente Sertori illustra nel dettaglio le modalità di voto così come previste dal regolamento, il rispetto delle quali è stato auspicato anche dal Prefetto  

- il vice capogruppo del Pdl Paola Bormolini propone il consigliere Patrizio Del Nero come candidato alla Presidenza del Consiglio Provinciale  

- il capogruppo della Lega Nord Mario Bellero, confermando la validità degli accordi politici stretti con il Pdl, saluta con favore la candidata di Del Nero ribadendo l’appoggio incondizionato del proprio movimento 

- il consigliere Patrizio Del Nero prende la parola, ringrazia  Pdl e Lega Nord per la stima e il sostegno ricevuti, ma ritira la propria candidatura 

- il vice capogruppo del Pdl Paola Bormolini chiede una breve sospensione della seduta  

- il Presidente Sertori acconsente alla sospensione  

- ripresi i lavori il Pdl, per voce del proprio vice capogruppo, chiede il rinvio del Consiglio Provinciale di 3 giorni poiché, nel corso della sospensione, non è stata trovata una convergenza rispetto al nome del nuovo candidato che il Pdl deve proporre 

- il capogruppo della Lega Nord propone la convocazione dei capigruppo ed un’eventuale ripresa dei lavori nel pomeriggio per dare il tempo agli alleati del Pdl di trovare un accordo al loro interno e proseguire dunque con i lavori per concludere il Consiglio Provinciale e procedere all’elezione del Presidente del Consiglio 

- il vice capogruppo del Pdl Bormolini ribadisce la richiesta di rinviare la seduta di 3 giorni  

- il Presidente Massimo Sertori  propone una nuova sospensione dei lavori e si riunisce con i consiglieri della Lega Nord  

- si torna in aula e il Presidente Sertori dichiara, come da decisione collegiale, di non poter accogliere il rinvio del Consiglio di 3 giorni e invita tutti consiglieri a presentare proposte di 

candidature  

- il consigliere del Pdl Sandro Bambini propone quale candidato alla Presidenza del Consiglio il collega di partito Pierpaolo Frate  

- i consiglieri del Pdl, tranne i consiglieri Bambini e Frate, abbandonano la Sala Consiglio  

- si procede alle operazioni di voto 

- Pierpaolo Frate del Pdl è eletto con il voto del collega Bambini e con i voti di tutti gli altri consiglieri e dunque all’unanimità dei presenti. 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021