Zini:
Zini:

di Narciso Zini*

 

La  battaglia della Lega Nord, che dalla sua fondazione ha sempre chiaramente sostenuto a favore della devoluzione, ora con preoccupazione sembra trovare sempre più forze e decisioni ostili. Un governo non eletto dal popolo, ma programmato a suo sfavore per far tornare altri conti, a discapito di chi virtuoso ha sempre onestamente lavorato e pagato per il decoro della comunità, impone pure di togliere la rappresentanza del territorio declassando un ente come la Provincia a ente di secondo livello portando in questo modo sempre più lontano dai cittadini la stanza dei bottoni,  le decisioni e la rappresentatività del territorio.

 

La battaglia per il federalismo che durante la permanenza al governo della Lega Nord aveva portato a dei risultati reali, oggi viene vanificata e buttata nel cestino da chi dimostra di non dare alcun peso alle aspettative del popolo. Dopo anni di ostinata propaganda per il federalismo, dopo le beffe, le accuse denigratorie, sempre più numerosa era la schiera dei sostenitori non solo Leghisti che finalmente avevano capito quanto fosse importante cambiare l’impostazione dello Stato spostando le competenze sempre più verso gli Enti locali che erano la vera rappresentanza del popolo e delle sue esigenze. Ecco cosa di drammatico sta facendo questo governo, sta demolendo il risultato di chi si schiera contro la globalizzazione, contro le scelte calate dall’alto, contro chi con incompetenza e ignoranza delle necessità del territorio, prende decisioni sulla sua gestione. 

 

Pensiamo il futuro che ci aspetta se veramente realizzassero il disegno di declassamento della Provincia. La Regione dovrebbe decidere chi, se Comuni o lei stessa deve intervenire per strade, scuole superiori, territorio (caccia, pesca, pensate soltanto con quale realistica conoscenza dell’ambiente). Se si verificano disservizi in contesti già molto complicati, (sanità, acque, trasporti, viabilità) senza una rappresentanza di tutto il territorio che abbia il potere di esprimere le sue rimostranze chi ci starebbe più a sentire secondo la legge dei numeri. 

 

Come d’abitudine ci sarà chi accuserà il nostro movimento di non essere intervenuto mentre era in maggioranza. Anticipo che la soluzione durante il governo Berlusconi era stata trovata attraverso la proposta Calderoli – Bossi, che intendevano si razionalizzare le Province, ma tenendo conto della caratteristica che avevano, quindi oltre i numeri anche la dimensione del territorio e questo certamente era condivisibile, perché teneva conto della caratteristica montana come del nostro caso, dove la popolazione si distribuisce in piccoli nuclei sparpagliati su vaste aree.    

 

Ahimè qualcuno al proposito, anche fra i convalligiani si dimostra d’accordo sull’operato di questo governo, lo invito a ragionare su quali drammatiche conseguenze la nostra comunità si troverebbe a subire. La Lega Nord ha da sempre difeso strenuamente anche da sola la conservazione delle Province, ente indispensabile per determinate realtà, ribadisco la nostra caratteristica di Provincia interamente montana deve essere difesa a salvaguardia degli interessi della nostra comunità intera.

 

*Segretario Lega Nord Provincia di Sondrio


Data: 29/12/2011
 
04/01/2012, 11:21
La risposta a Lucavi

Narciso Zini: “La lega nord attraverso la proposta bossi calderoli che avevano presentato in occasione dell’incontro con Sertori a  Monza  era il riconoscimento oltre la densità della popolazione della caratteristica del territorio, dove quindi l’omogeneità dell’area avrebbe creato le famose Vaste aree alle quali veniva riconosciuta la caratteristica di territorio interamente montano e quindi per qualsiasi intervento o servizio bisognava tener conto di questa particolarità. Ricordo fra l’altro che la Valtellina e Valchiavenna già godono di diverso trattamento per alcuni settori vedi agricoltura es. quote latte che ci differenziano da tutto il resto del territorio nazionale. Mi sembra questa la strada utile da seguire difendendo all’impossibile la nostra particolarità di territorio interamente montano”.

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

02/01/2012, 18:24
La Valtellina merita attenzioni, non polemiche

Ecco, io mi chiedo COSA SIGNIFICA TUTTO QUESTO? Concordo con lucavi, con Zini: occorre essere uniti, cercare di trovare una sintesi per il bene di questa Valtellina, dove trascorro delle bellissime vacanze ma anche dove vedo troppi interessi personali che ostacolano la vera forza di un territorio tanto bello.
 
"Cosa significa tutto questo" lo dico alla luce delle letture di questi giorni della stampa locale valtellinese, dove annuso diatribe squisitamente politiche che toccano da vicino, da troppo vicino l’amministrazione della Provincia di Sondrio guidata da Massimo Sertori. Sta succedendo, anche in un periodo di crisi quale quello che stiamo attraversando. E così, il parlamentare del Pdl, nella veste di Coordinatore provinciale dello stesso Pdl, Maurizio Del Tenno attacca a spada tratta non l’amministrazione provinciale (la Giunta è composta anche da 4 dei “suoi”, del Pdl), ma solo lui, il presidente dell’Ente, che in una nota stampa sottolinea: Ricordo che la Giunta che ho l’onore di guidare è composta anche da quattro assessori, indicatimi dal Pdl, ma da me nominati poiché di mia fiducia. Considerando la situazione, alla luce di questa ennesima presa di posizione, credo che, se come leggo, è venuta meno la fiducia da parte del Coordinatore del Pdl, i quattro assessori debbano prendere pubblicamente le distanze da quanto dichiarato da Del Tenno oppure, mio malgrado, firmerò il decreto con il quale revocherò loro le deleghe affidate a suo tempo”.
 
Toni accesi, una bagarre politica che aveva interessato la Provincia di Sondrio anche nel 2010, risolta poi con la ri-entrata in Giunta dgli assessori targati Pdl.
 
La storia si ripete, verrebbe da dire, e si ripete anche alla luce degli ultimi accadimenti che vedono le province a rischio estinzione.
 
Sertori sottolinea come e quanto l’ente da lui presieduto stia lavorando alacremente. Del Tenno aveva additato: “Un bilancio fallimentare”, riferendosi alla questione acque, Provincia e alleanze. Sottilmente la diatriba potrebbe arrivare da lontano, da quell’affermazione di Del Tenno, riportata dal quotidiano La Provincia di Sondrio: “Del Tenno ricorda anche che in Regione i rappresentanti del Pdl gli avevano chiesto di farsi da parte perché la legge era frutto di un accordo specifico con la Lega: “Non ho potuto far niente”, dice. E niente avrebbe potuto fare il comitato istituzionale che ha escluso la politica ed è stato usato dal presidente soltanto per fare propaganda a sé e al suo partito”.
Natale Contini, che in passato ha masticato molta politica, interviene con una nota stampa che riporta alla necessità di lavorare uniti, “a difesa della istituzione Provincia, mentre Del Tenno e i suoi cercano la rissa e la divisione”. “A quale scopo? - si chiede Contini -. A chi giova in realtà questo clima di tensione e di rissa?”.
 
Ultimo intervento in termini di tempo, quello del leghista Ugo Parolo, consigliere della Regione Lombardia e già assessore provinciale a Sondrio: “Iniziamo l’anno con una constatazione che potrebbe apparire banale ma non lo è: l’on. Del Tenno nel 2008 è stato eletto in Parlamento nella circoscrizione di Trento e fa gli interessi dei trentini. Mentre noi difendiamo la Provincia perchè eletti con i voti dei valtellinesi e valchiavennaschi, l’on. Del Tenno presenta un disegno di legge il 18 giugno 2011 (disegno di Legge n. 4519) per eliminare la Provincia; l’attuale governo fa propria la proposta ed elimina le province, salvando però Trento e Bolzano come voluto dal parlamentare trentino. Sondrio viene cancellata, Trento dove Del Tenno è eletto rimane con tutti gli ingiusti privilegi che conosciamo”.
Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

29/12/2011, 11:44
domanda

Le pongo la stessa domanda che ho rivolto al signor Ugo Parolo:
Salve signor Zini. Vorrei farle una domanda alla quale la prego di rispondere in modo semplice e con franchezza: alla luce dell’art 23 del decreto Monti e del Disegno Di Legge Costituzionale sulla soppressione degli enti intermedi, quale programma politico-amministrativo-istituzionale e quale autonomia  propone per il futuro dell’ Ente Provincia di Sondrio? Mi raccomando: non dell’Italia, non della Regione Lombardia, ma dell’ Ente Provincia di Sondrio. Grazie e cordiali saluti.
Luca Vitali
Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021