Uccisione orso M13: urgono indagini?
Uccisione orso M13: urgono indagini?

L’orso M13 è stato ammazzato in Valposchiavo. La notizia risale al 19 febbraio, dovrebbe quindi essere una notizia "vecchia", ma non lo può essere. M13 era stato anche in Alta Valtellina e nella svizzera Val Monastero, dove nessuno si era lamentato della presenza dell’orso anche grazie a una capillare informazione e alle musure adottate.

Il WWF Svizzera si è subito espresso con parole di delusione: “L’abbattimento è stato effettuato chiaramente troppo presto. Sarebbe stato meglio proseguire con le azioni dissuasive” commentava l’esperta di orsi del WWF Joanna Schönenberger.

In questi giorni sta facendo il giro del web la foto di M13 seduto tranquillo a mangiare le bietole. Si vedono i fari di una macchina e lui che si gira tranquillo a guardare. Chi ha scattato quella foto in Val Poschiavo? Dove?

Il post in proposito di Romano Ferroni è esaustivo: “Guardate bene la foto di copertina, vi sembra un orso pericoloso? Tranquillo davanti ai fari del veicolo, non ha paura...strano,se le misure dissuasive fossero state fatte come si deve, sarebbe fuggito veicolo= umano= pallottole di gomma= dolore, ma allora perchè non fugge? Guardate di nuovo la foto, M13 é sdraiato su una plastica e sta mangiando, cosa? ingrandite la foto e vedrete... bietole da foraggio!!! Bietole che si danno ai maiali,bietole che spuntano anche da sotto la plastica a sinistra,ecco perchè non fugge uomo= cibo facile= non aver paura...e la foto non é stata fatta in alta montagna ma vicino probabilmente ad una stalla,vedi le staccionate e la stradina.Ora mi si dirà che Emme le ha rubate, come le patate, strano allora, di questo caso non se ne é mai parlato!! Va bene vi possono essere dei dubbi che abbia rubato le bietole, ma visto che i dubbi che emme sia stato pasturato,per creare i presupposti per l`abbattimento son forti e quelli dimostrati sopra son pertinenti,perchè non avviare un`inchiesta? E perché se vi fossero implicati dei guardiacaccia perché non allontanarli? mah troppe voci circolano in valle per non esserci qualche cosa di vero.E forse é per questo che la Noi Togni ridicolizza chi ha chiesto una verifica dei fatti!! Già se fosse così sarebbe un bell`inciucio con le lobby ...cosa da evitare...meglio tante bugie e tanti segreti sull`uccisione di emme, già che scopo c`é ora di tener segreto il luogo dell`uccisione, perchè della proibizione di fotografare quel triste momento? mah forse vi erano le bietole... troppi forse per non chiarire..”

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Data: 24/03/2013
 
19/07/2019, 09:28
ORSO M49

“CERCANO SCUSE PER ABBATTERLO”

La presa di posizione dell’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e del Movimento animalista, in merito alla “caccia al plantigrado” nei boschi sopra Pergine: “Ai tanti errori tecnici e politici già accumulati, la Provincia di Trento non aggiunga un crimine: quello di approfittare delle circostanze create – un animale selvatico braccato, circondato e spaventato – per abbattere M49, dopo averlo messo all’angolo, con la scusa che potrebbe aggredire le persone. M49 non è un ergastolano in fuga, il Governatore Fugatti non è lo sceriffo e le valli del Trentino non sono il set di un western.

Se qualche grilletto facile pensa di aver trovato copertura nella sentenza resa nota ieri dalla Corte costituzionale, si sbaglia di grosso. La sentenza riguarda solo il riparto delle competenze tra Stato e Province autonome, non i casi concreti, per i quali, anzi, è ribadita la necessità di seguire scrupolosamente le procedure, applicando in via preventiva metodi non cruenti e raccogliendo il parere dell’ISPRA. L’uccisione di M49 sarebbe illegale. Poi c’è l’aspetto politico: abbattere M49 vuol dire sfidare l’opinione pubblica italiana, assolutamente contraria alla “guerra” contro gli animali selvatici (orsi e lupi in primis) e alle campagne d’odio e di paura orchestrate da portatori di legittimi interessi economici che possono trovare soddisfazione anche senza la pelle dell’orso”.

Cristina Culanti


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27/10/2021

19/07/2019, 09:24
La storia si ripete... in Trentino

"Buonasera, mi chiamo M49 sono un orso che approfitta del vostro progresso tecnologico per scrivervi quattro righe... Sono fermo per riposarmi un po tra le montagne della Valsugana trentina... la mia grande fuga molto probabilmente finirà presto perché siete in tanti a cercarmi, avete i cani, le ricetrasmittenti, binocoli e tecnologia persino sulle canne dei fucili. Io invece sono solo un orso, con quattro grosse zampe e una fame che nemmeno immaginate. Mi avete catturato senza motivo, poi mi avete rinchiuso in una gabbia con muri alti 4 metri e mezzo, ai quali avete attaccato la corrente elettrica a 7000 Volt. Ma la mia voglia di libertà è stata più grande della vostra cattiveria senza faccia. Stamane alle 5 sono scappato e adesso sono in cammino mentre mi braccate con l’ordine di uccidermi, di sparare a vista. E perché tutto questo? Perché per fame ho fatto quello che avviene in natura da quando esiste il mondo. Ho cercato qualche pascolo. E’ il mio istinto naturale cercar cibo in questo modo. E’ da quando ero piccolissimo che mi nutro così. Volete abbattermi non per paura ma perché siete ignoranti. Gli uomini nemmeno li guardo, non mi avvicino, io ho paura degli uomini. Volete spararmi per difendere i vostri animali che poi sgozzerete voi per primi, nel primo macello vicino al paese o appesi a una carrucola di nascosto, con coltelli affilati, tra grida e stramazzi e sangue che scende a fontane. Dovete continuare imperterriti a distruggere il pianeta con i vostri allevamenti, i vostri macelli, le macellerie con le carni belle in mostra. Quante bistecche o braciole sono in pericolo perché io, M49, mi sono avvicinato di qualche metro ai vostri infami recinti? Difendete bestie che non sanno saltare come invece sono riuscito a fare io. Imbracciate fucili e carabine di precisione per farmi fuori, così come avete fatto già nel 2017 con l’orsa Kj2 colpevole di aver difeso i suoi figli da un cretino che era nel bosco a raccogliere funghi e invece di andar via si è diretto verso di lei. Morirò anche io, già lo so. Perché la natura vi piace solo se addomesticata, prevedibile, se si comporta esattamente come voi vi aspettate. Ma se la natura ha le fattezze selvagge di un orso bruno arrabbiato allora, forse, non vi piace più così tanto e preferite riportarla nei ranghi e allora sparate, ammazzate, vi mostrate per quello che siete, uomini. Volevo scusarmi se vi sto facendo litigare. Se il Ministro ha detto che non dovete sparare ma la regione e la provincia hanno risposto che mi vogliono morto, punto e basta. Scusate il casino. Volevo solo la mia libertà e il mio istinto primordiale. Vi assicuro una cosa: sono più libero io su questa montagna, nascosto e affamato che voi, che premete il grilletto per uccidere un animale bellissimo e indifeso. Sono più libero io in una gabbia elettrificata e coi muri altissimi che voi, apparentemente liberi ma rinchiusi in schemi mentali, senza elettricità, ma con pregiudizi e omologazione degne di un recinto di pecore in giacca e cravatta, sbranate ogni giorno in silenzio da orsi che nemmeno sapete riconoscere. Ora riprendo il cammino....per me la notte e il buio sono gli unici alleati. E domani, se mi incontrate, sparatemi subito perché anche io, orso grande e grosso, ho paura di sentir dolore quando entrano quelle grosse pallottole di merda con le quali ogni volta credete di risolvere tutto.... Buonasera , forse la mia ultima sera…"

- M49.

(DAL WEB)

Cristina Culanti


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27/10/2021

22/02/2019, 09:57
Un plauso dalla Brambilla

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa è intervenuto mercoledì ad un’affollatissima riunione dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, presieduto dall’on. Michela Vittoria Brambilla, sui temi della tutela dei grandi carnivori e della lotta al bracconaggio. Le dichiarazioni: 

Sergio Costa: “Il piano lupo è pronto per essere consegnato alla Conferenza Stato-Regioni, esclude gli abbattimenti e prevede 23 azioni di gestione, compresa – ed è una rilevante novità – la sperimentazione di iniziative di mitigazione a livello microterritoriale. Il piano lupo ha come obiettivo la protezione della specie e quindi esclude in linea di principio gli abbattimenti. Prevede invece 23 azioni, in gran parte mutuate dal piano che non passò nell’"ultimo miglio" della scorsa legislatura. Dopo aver incontrato e ascoltato i rappresentanti dei territori, in particolare delle Province autonome di Trento e Bolzano, ho integrato il piano con la proposta di sperimentare, dove se ne manifesterà l’esigenza, particolari azioni di mitigazione. All’attività del lupo sono attribuiti più danni di quelli che effettivamente produce. Di qui la particolare attenzione riservata al problema degli ibridi e alla sterilizzazione come opportuno strumento di intervento, anche se sugli ibridi la competenza è in capo alle autorità sanitarie.

(Costa ha infine ricordato che la lotta al bracconaggio è materia contenuta nel contratto di governo ed ha convenuto con l’on. Brambilla sulla necessità di trasformare in delitti i reati contro le specie e gli habitat protetti, attualmente di tipo contravvenzionale per intensificare in qualità e quantità la repressione di reati che ormai hanno quasi sempre forma associativa e organizzata).

Michela Brambilla: “Ringrazio il ministro Costa per il suo intervento di cui condivido appieno l’impostazione. Mi auguro che sia presto approvato il piano lupo, ovviamente senza abbattimenti e con le azioni proposte, e che l’intergruppo possa collaborare con il governo per arrivare rapidamente a definire norme più severe ed incisive contro la piaga del bracconaggio”.

 

Cristina Culanti


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27/10/2021

21/02/2019, 11:05
Lupi e Orsi NON SI TOCCANO

"Come ho sempre detto i #lupi e gli #orsi non si toccano: pronto il #PianoLupo che in questi giorni ho condiviso anche con i presidenti delle Province autonome di #Trento e #Bolzano. 23 punti per gestire la convivenza e mitigarne gli effetti senza abbattimenti". Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in un tweet. 

E’ quindi quasi pronto il Piano Lupo: "23 punti per gestire la convivenza e mitigarne gli effetti senza abbattimenti".

Cristina Culanti


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27/10/2021

10/09/2018, 08:21
La fauna selvatica è patrimonio nazionale

4 i plantigradi che hanno transitato in Valtellina nel 2018. Uno di loro, senza microchip, sembra essere particolarmente goloso di miele: l’ultima "visita" a un’arnia l’ha fatta nei giorni scorsi a Spriana. E mentre Regione Lombardia ha chiesto all’Unione Europea di inserire le recinzioni elettrificate a protezione delle arnie nell’ambito dei progetti di sviluppo rurale, il governo ha bocciato le leggi delle province autonome di Trento e Bolzano che autorizzano la cattura e l’uccisione dei lupi e degli orsi. "Ineccepibile", il commento dell’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, anche in nome delle decine di deputati e senatori di tutti gli orientamenti politici che ad esso aderiscono. Un giudizio pressoché unanime.

"L’impugnazione – afferma l’ex ministro - di leggi che invadono la competenza statale, approvate solo per compiacere le lobby dei cacciatori e degli allevatori in vista delle elezioni regionali, era un atto dovuto ed era quanto chiedevamo e volevamo. Ora governo e Regioni approvino insieme un piano per la gestione del lupo che risponda pienamente all’esigenza di proteggere questi splendidi animali. Nessuno si sogni di abbattere i grandi carnivori a proprio piacimento, gli enti che accarezzano l’idea se ne facciano una ragione e cambino strada. Ringraziamo il ministro dell’Ambiente Costa per aver fermamente difeso le prerogative dello Stato, ricordando a tutti che la fauna selvatica è patrimonio nazionale e che la gestione di specie minacciate non può dipendere da interessi particolari e locali”.

Cristina Culanti


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27/10/2021

14/08/2018, 19:54
C’è chi recinta e chi no

altro avvistamento sui monti di Teglio. Arine distrutte, e arnie protette. Meglio proteggerle, no? 


Cristina Culanti


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27/10/2021

31/07/2018, 12:16
L’orso, alcune arnie e i recinti

 

Sverna da noi anche se non ci accorgiamo. Un orso già stato ripreso con una foto-trappola a Bianzone, ha distrutto alcune arnie in Val Fontana  e ha lasciato un’impronta su un telaio. 

Le persone se lo vedono possono godersi questo avvistamento bellissimo, ma l’orso non va’ sorpreso, capita molto raramente, perché sente noi prima che noi ci accorgiamo della sua presenza e  se ne va’. Parola di Maria Ferloni, del Servizio Faunistico della Provincia di Sondrio, che conferma: la sua presenza è stabile. Tracce sulle montagne valtellinesi e la Provincia di Sondrio rimborsa chiunque fosse stato privato di un animale a causa dell’orso e verrà dotato di un recinto elettrico gratuito.

Resta un mistero: è lo stesso orso avvistato alcuni anni fa oppure è un orso che è appena arrivato? Una certezza: non bisogna avere paura, per le ragioni espresse da Maria Ferloni. Nel 2013 l’orso M13 era stato ammazzato e abbiamo deciso di riportare questo post nella discussione, per non dimenticare M13, e per enfatizzare che in quel caso era stato proprio l’uomo a nutrirlo e quindi ad avvicinarlo ai centri abitati. 

Cristina Culanti


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27/10/2021

02/08/2017, 16:44
La storia si ripete

Leggete l’articolo di Libero:

Cristina Culanti


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27/10/2021

03/03/2015, 18:32
Sì

o almeno si evince dalle notizie di maggio 2013, poi nessuno ne ha più parlato in effetti. Grazie La Iena per aver riportato in auge l’argomento, anche alla luce di un fatto: il radiocollare di M25 è troppo stretto, rischia di strozzarsi, vedremo come lo cattureranno e se glielo cambieranno. Speriamo non gli diano troppo sonnifero...
Cristina Culanti


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27/10/2021

03/03/2015, 13:24
Info

E’ passato un anno, non se ne parla più... qualcuno sa dirmi se l’orso M13 imbalsamato si trova al Museo Poschiavino? Mi faceva notare un amico che sarebbe anche una beffa, oltre al danno: imbalsamato nel luogo dove in molti non lo volevano. 
Cristina Culanti


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27/10/2021

02/06/2013, 10:54
ORSO BRUNO

L’orso bruno in natura è difficile incontrarlo perchè è un animale schivo, che deve essere trattato col dovuto rispetto come tutti i selvatici.

In cattività può essere addestrato in modo stupefacente, come quello del video, orso che vive comunque libero.

Questo mette in dubbio che l’uccisione di M13 sia stata la miglior soluzione.

Forse era meglio chiedere istruzioni a quest'uomo! 



Cristina Culanti


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27/10/2021

16/05/2013, 17:02
M7 è in VALTELLINA

Ha 4 anni, tardi per addomesticarlo com’è stato fatto per M13, quindi non si avvicina alle persone e alle abitazioni. Per i pascoli non custoditi, sono previsti rimborsi garantiti dalla Regione Lombardia. Gli allevatori sanno che con un buon cane pastore l’orso non si avvicina alle greggi. 


Cristina Culanti


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27/10/2021

16/05/2013, 12:38
Grandi predatori

Il laboratorio di biologia dell’Università di Losanna ha reso pubblico l’esito dell’analisi genetica di un campione prelevato da una cerva predata in Valposchiavo lo scorso aprile: è di un lupo di origine italiana.

 

Cristina Culanti


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27/10/2021

29/03/2013, 12:59
Orso in Valsassina: "Nessun pericolo per l’uomo"

E’ completamente ribaltata da un punto di vista comunicativo la notizia della presenza dell’orso nell’italiana Valsassina. A partire dalla comunicazione istituzionale, quella della Provincia di Lecco: “Questa mattina all’alba sono state rintracciate nel comune di Premana orme inequivocabili di orso bruno. Alcune segnalazioni erano giunte alla Guardia Forestale di Margno da parte di valligiani della zona di Mosnico e Luera. In sede si sono recati gli agenti della Polizia Provinciale di Lecco, che hanno verificato le orme e raccolto campioni di pelo, probabilmente dell’orso, che saranno inviate ai laboratori dell’ISPRA per le prescritte analisi genetiche”. Un orso che alcuni mass media locali vorrebbero chiamare “Pasquale”, perché definiscono la sua presenza “una sorpresa”, pasquale appunto, e alcune figure istituzionali lo vedono come “una risorsa per il territorio, come in Trentino”.

La Provincia di Lecco ha comunicato i dati alla Regione Lombardia con cui è attiva una convenzione nell’ambito del progetto Life ARCTOS. L’esemplare ha probabilmente trascorso il letargo in Val Gerola e potrebbe essere uno dei quattro che si muove velocemente sulle Alpi: tracce di orso sono state infatti rinvenute nelle ultime settimane a sud della Valtellina (Fenile), ma l’animale non è mai stato avvistato. Come dichiara l’assessore all’Ambiente Carlo Signorelli “si può dedurre che si tratti di un maschio schivo e timoroso; le regole di prudenza sono comunque auspicabili da parte di chi lo dovesse incontrare". Lecco Notizie riporta la dichiarazione dell’assessore provinciale all’Agricoltura, Fabio Dadati: “La paura spesso nasce dalla mancanza d’informazione, per questo la Provincia di Lecco aveva già pianificato degli incontri, con la collaborazione di Regione Lombardia, con gli agricoltori del territorio, per spiegare loro in che modo convivere con gli orsi, visto che la loro presenza era già stata segnalata in aree vicine alla nostra. La sua presenza non deve porsi come un problema per gli operatori del settore agricolo, poiché gli eventuali danni arrecati dal plantigrado verrebbero ripagati in toto. Un disagio, certo, ma non una perdita economica. Crediamo in oltre che l’orso bruno possa divenire un valore aggiunto al nostro territorio, così come è stato per il Trentino”.

Altro punto che la comunicazione istituzionale tocca è quello relativo a un fatto: NESSUN SERIO PERICOLO PER L’UOMO

“In Italia negli ultimi 150 anni non sono state documentate aggressioni dell’orso bruno nei confronti dell’uomo. Quando l’orso incontra l’uomo si comporta in modo schivo e timoroso. Quindi se si avvista un orso si può godere tranquillamente di questa rara opportunità senza pericoli, anche se è opportuno non avvicinarsi. Nelle Alpi orientali, dove l’orso è più comune (se ne stimano 35/40 capi) sono state segnalate alcune aggressioni ad animali quali capre, pecore, asini, maiali, bovini e galline, ma mai all’uomo. In Italia l’orso bruno, che ha una vita media di 20 anni, frequenta fasce altimetriche comprese tra i 300 e i 1500 metri di quota e, a causa del territorio molto antropizzato, preferisce i boschi fitti uscendo raramente allo scoperto”.

Da non dimenticare, comunque, LE REGOLE DI PRUDENZA

“Benché la specie non sia pericolosa per l’uomo, se ci si dovesse trovare a pochi metri di distanza da un orso, è importante mantenere la calma e far notare la propria presenza parlando a voce alta; così l’orso si allontanerà. Se si dovesse alzare in piedi, ciò non significa che stia per attaccare, ma, come altri animali selvatici (lepre, marmotta), anche l’orso assume questa posizione solo per meglio osservare il territorio e identificare “l’intruso”. È comunque opportuno allontanarsi lentamente, senza correre, lasciando sempre una via di fuga all’orso. Maggiore cautela nel caso ci si imbatta in un piccolo di orso in quanto quasi sempre c’è la madre nelle vicinanze, mentre è assolutamente da evitare l’interposizione tra l’orso affamato e la sua preda”.

 

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021

24/03/2013, 17:58
La foto

Dov’è stata scattata questa foto? Da chi? Perché "addomesticarlo" anziché allontanarlo? 

Cristina Culanti


Autore dal
27/10/2021